MARIO TOSATTI
Cronaca

Anniversario alluvione, il ricordo della tragedia che sconvolse il Polesine

La sindaca Bononi: “Territorio più sicuro, ma servono prevenzione e buone pratiche di protezione civile”

alcuni momenti della cerimonia in ricordo dell'alluvione

alcuni momenti della cerimonia in ricordo dell'alluvione

Occhiobello, 14 novembre 2024 - “Commemoriamo una ricorrenza luttuosa, una catastrofe naturale che ha insegnato alle generazioni che sono venute dopo, una maggiore attenzione per il rischio idraulico e il rispetto per il territorio”. La sindaca Irene Bononi ha aperto la cerimonia per il 73esimo anniversario dell’alluvione in Polesine, richiamando la percezione e la coscienza del rischio da parte della popolazione: “viviamo in un territorio più sicuro, ma che ha bisogno di tutta l’attenzione necessaria che si traduce in prevenzione e buone pratiche di protezione civile. Sono anni, infatti, che la Protezione civile, a tutti i livelli, informa i cittadini sulle azioni di supporto alla prevenzione. Se i cittadini – ha sottolineato Irene Bononi - sanno cosa fare, è già un buon punto di partenza per arginare il rischio. Da non sottovalutare il fattore psicologico, di preparazione a un evento calamitoso che, in questo modo, può essere meglio gestito”. L’assessore regionale Corazzari: “Promuovere la cultura della prevenzione” Alla cerimonia è intervenuto il presidente della Provincia Enrico Ferrarese che si è rivolto soprattutto ai ragazzi presenti, invitandoli alla lettura e alla comprensione della storia che ha trasformato il Polesine dove la tragedia dell’alluvione ha impresso una ferita da cui la popolazione ha saputo risollevarsi e avanzare con senso del dovere e dignità. Un messaggio è pervenuto dall’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari che ha ribadito l’importanza di “mantenere viva la memoria di un evento così tragico e promuovere la cultura della prevenzione; ritengo che iniziative come questa siano fondamentali per sensibilizzare le nuove generazioni e per non dimenticare le lezioni del passato”. Per il Comune di Rovigo, è intervenuta l’assessore al bilancio Giuliana Bregolin che ha parlato di capacità di resilienza e di ripartenza del territorio colpito dalla catastrofe che provocò conseguenze immani dal punto di vista dell’impoverimento economico, sociale, demografico. Numerose le associazioni di volontariato presenti, tra le autorità anche il comandante della tenenza della Guardia di Finanza di Occhiobello Leonardo Davolio e il maresciallo Massimiliano Selvaggio, comandante della stazione dei Carabinieri di Occhiobello e una rappresentanza del Comune di Castelguglielmo.

Il ricordo di alcuni sopravvissuti

Accanto alle autorità, due testimoni che erano bambini all’epoca: Antonietta Poli e Luciano Rovatti, il quale ha incontrato, nelle scorse settimane, i ragazzi delle scuole per raccontare il suo vissuto. Alla giornata commemorativa, hanno partecipato la sindaca dei ragazzi Ambra Islami e alcune classi dell’istituto comprensivo di Occhiobello proponendo cartelloni, elaborati, favole e poesie ispirate al 14 novembre.

Le altre iniziative

Il regista Ferdinando De Laurentis, sempre nella mattinata del 14 novembre, ha incontrato in auditorium le classi terze della secondaria di primo grado di Santa Maria Maddalena, per commentare assieme filmati e documenti dell’epoca. Per tutti i cittadini, nella serata del 14 novembre alle 21 in auditorium, sarà proposta la riflessione Dal 1951 ai giorni nostri: l’acqua, una sfida sempre attuale’, tramite l’analisi di fonti documentali, analizzate da Ferdinando De Laurentis. I volontari del gruppo Protezione civile, inoltre, interverranno parlando di prevenzione, rischio idraulico e buone pratiche.