AGNESE CASONI
Cronaca

Abusi ai minori, task force della diocesi di Rovigo

Sportello per segnalare episodi commessi da preti e catechisti. Il vescovo: "Scoprire gli scandali e creare una nuova sensibilità"

Il vescovo Pierantonio Pavanello con l’avvocato Malaspina

Rovigo, 29 luglio 2020 - Scoprire gli abusi commessi da sacerdoti, catechisti ed animatori dei grest nei confronti dei minori. E’ questo l’obiettivo del nuovo servizio voluto dalla diocesi di Adria-Rovigo. "Sulla sua istituzione ha influito il fenomeno degli abusi su minori emerso negli ultimi anni – ha detto il vescovo Pierantonio Pavanello –. Il servizio punta a far propria quella sensibilità crescente nella società, più attenta alla difesa dei membri più fragili".

L’idea in realtà parte risale al 2019, quando Papa Francesco sollecitava la sua istituzione e chiedeva di farsi carico della tutela delle categorie più fragili, non limitandosi alla semplice gestione delle crisi dopo lo scoppio degli scandali. Il servizio interesserà le singole diocesi e mirerà alla prevenzione, attraverso la formazione, di chi opera con i minori, creando delle buone prassi che permettano di arginare le deviazioni di chi ha compiti educativi nella Chiesa. "L’ottica non è solo di scoprire gli abusi ma anche promuovere una sensibilità al rispetto delle persone che frequentano i nostri ambienti" ha aggiunto il vescovo. I membri del servizio saranno 7, le psicoterapeute Paola Formaglio e Giordana Gabrieli, il medico Maria Iolanda Baldini, i legali Valerio Malaspina e Damiana Stocco, il parroco don Giuliano Gulimini e il direttore dell’ufficio di pastorale giovanile e ufficio comunicazioni don Enrico Turcato.

"Al suo interno un gruppo di 4 persone costituirà il centro di ascolto – spiega l’avvocato Valerio Malaspina –. Il servizio diocesano ha lo scopo di assistere la diocesi in questa nuova svolta culturale, diffondendo nell’ambiente ecclesiastico una preparazione diversa riguardo la sessualità e la tutela dei minori. Svolgerà servizi di carattere culturale, attività di prevenzione, attraverso iniziative di formazione rivolte ai sacerdoti ed agli altri operatori pastorali. Infine una funzione giuridica in caso si dovessero verificare abusi, che viene demandata all’interno del centro d’ascolto. Il gruppo riceverà le segnalazioni e ha il compito di fare le verifiche sulla verità o meno dell’abuso, parlando con le persone coinvolte, fornendo assistenza psicologica e legale". Le segnalazioni potranno essere raccolte tramite gli ecclesiastici o anche con la posta elettronica. © RIPRODUZIONE RISERVATA