DONATELLA FILIPPI
Sport

Zaccagno e Galeotti, ‘bomber’ tra i pali

Rimini, il preparatore Fabio Finucci racconta i due portieri che hanno tenuto a galla la squadra biancorossa a suon di parate.

Zaccagno e Galeotti, ‘bomber’ tra i pali

di Donatella Filippi

Parate che valgono tanto quanto un gol. Se così stanno le cose, in questa stagione il Rimini in porta ha due veri e propri bomber. Perché Andrea Zaccagno e Cesare Galeotti di parate decisive sin qui ne hanno fatte parecchie. Una fortuna per il Rimini, un orgoglio per Fabio Finucci che tutti i giorni allena i due numeri uno biancorossi. "Due giocatori forti in campo, ma anche a livello caratteriale – dice il preparatore dei portieri, ed ex portiere del Rimini – Sarebbero titolari entrambi in qualsiasi squadra di serie C. E proprio per questo sono felice che in questa stagione entrambi siano riusciti a ritagliarsi il proprio spazio". Chi meglio di Finucci può raccontarci Zaccagno e Galeotti, tanto bravi ma anche tanto diversi. "Soprattutto dal punto di vista caratteriale – sorride – Andrea è più tranquillo ed equilibrato e questo lo trasmette anche alla squadra. Cesare è più ‘selvaggio’. Sono due ragazzi da dieci e lode e io sono molto felice del loro rendimento, ma soprattutto di quello che abbiamo costruito giorno per giorno lavorando e confrontadoci". Continua, così, la piacevole tradizione dei numeri uno di spessore per il club di Piazzale del Popolo che non ha mai dimenticato gli inizi in maglia a scacchi di Handanovic e Consigli, due che poi qualcosa nel calcio che conta lo hanno fatto e lo stanno facendo. "Zaccagno me lo ricorda anche un po’ Consigli – dice Finucci – per l’eleganza negli interventi. Galeotti è uno che può dire la sua anche in categorie superiori". Insomma, un numero 12 qui non c’è. "Cosa che sinceramente non mi era mai capitata. Perché solitamente tra ‘primo’ e ‘secondo’ c’è sempre un po’ di differenza di qualità". Basta ripercorrere le tappe di questo campionato per rendersene conto. Le parate di Zaccagno hanno tenuto in piedi il Rimini in più di un’occasione e pure quelle di Galeotti quando il giovane portierino della Spal è stato chiamato in causa.

"Penso a quella di due settimane sul tiro di Nicastro con il Pontedera – non va a guardare troppo lontano Finucci – Una parata difficile, ma anche fondamentale per il risultato finale di quella partita (1-1, ndr) e per questo finale di stagione. A volte davvero anche una parata in un momento significativo può fare la differenza. Valgono davvero quanto i gol degli attaccanti". Finucci, come il Rimini, ora ha solo una cosa in testa. "Vincere con la Recanatese". Cosa che non sarebbe male.