Rinascita, la lunga attesa è finita. Subito una big: Udine al Flaminio

A distanza di quasi cinque mesi, Rimini torna in campo: alle 18 la prima palla a due del campionato

Rinascita, la lunga attesa è finita. Subito una big: Udine al Flaminio

Bedetti e Robinson

Sono passati 143 giorni. Quasi 5 mesi di stop, da quel ko in gara3 con Rieti del 9 maggio. Ma oggi si riparte e allora sarà solo il campo a emettere qualsiasi tipo di sentenza. In mezzo un turbine di speranze, sogni, ripensamenti e colpi di mercato dell’ultimo minuto. Alle 18 tutto sospeso nell’aria, quella della prima palla a due. "E l’attesa c’è, l’emozione per l’esordio non manca – dice Sandro Dell’Agnello –. La prima di campionato rappresenta sempre un evento particolare. Detto questo, sono sereno, la vivo bene". C’è curiosità per capire fin dove potrà spingersi una RivieraBanca reduce da una preparazione a singhiozzo. Acciacchi, assenze, amichevoli saltate e l’arrivo solo recente di Robinson hanno influito parecchio. È certamente una variabile da mettere sul tavolo, così come la presenza, dall’altra parte, di una Udine che è tra le prime cinque favorite di questa A2. "Siamo in ritardo per una serie di vicissitudini, è indubbio – prosegue il coach –, ma adesso si gioca e dobbiamo pensare ai nostri pregi e non a quello che non abbiamo. Udine è un avversario di grandissimo valore. Si sono rafforzati aggiungendo giocatori decisamente importanti. Hickey lo conosciamo tutti, ma vanno sottolineati anche gli altri arrivi, ad esempio quello di un Ambrosin che l’anno scorso ne segnava 15 di media. Dieci giocatori importanti, Udine è una squadra molto profonda".

L’allenatore è il confermato Adriano Vertemati, che dopo i nove anni a Treviglio e le parentesi come vice di Trinchieri al Bayern Monaco, è all’Apu per puntare in alto. Un basket fluido, quello di Udine lo scorso anno. Ragionato e di sistema, ma forse senza i guizzi di fantasia necessari a scalare l’ultimo gradino verso la gloria. È anche per questo che, soprattutto a livello di stranieri, la sterzata è stata decisa. Via l’esterno Clark e il lungo Delia, dentro Hickey e Xavier Johnson. Da due buoni giocatori che viaggiano sulla stessa linea della squadra ma non possono dare troppo quanto a imprevedibilità, a due elementi di qualità eccelsa. Il quintetto è completato dal confermato Alibegovic in ala piccola e da altre due novità, la guardia Stefanelli e il lungo Pini. Dalla panca qualità e quantità con Caroti, Ambrosin, Da Ros, Ikangi e Bruttini. Davvero niente male. "La chiave? Ridurre al minimo gli errori – chiude Dell’Agnello –. Il tutto per cercare di dare una soddisfazione ai nostri tifosi. Il Flaminio è sempre molto coinvolgente e la sua energia festosa ci regala sempre un bellissimo sostegno".

Loriano Zannoni

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