Aspettando il campionato, anche se la fiducia viene messa a dura prova dalla preoccupante curva dei contagi e, di conseguenza, dal susseguirsi dei Dpcm sempre più restrittivi, la Rinascita continua ad allenarsi, a prepararsi per poter essere al meglio il 22 novembre quando – e qui torniamo a incrociare le dita – si andrà a cominciare, con il calendario che condurrà i biancorossi a Cecina (come è noto si parte dalla seconda giornata, con il turno inaugurale, il match interno con Piombino, che verrà recuperato con ogni probabilità nel periodo natalizio). Rbr in palestra, dunque, e indicazioni confortanti, nelle ultime uscite, per coach Bernardi. Tra queste ‘note liete’ c’è sicuramente Nicholas ‘Jack’ Crow, il cui rendimento è sensibilmente lievitato dopo le modeste prove offerte in Supercoppa contro Faenza e Imola. Nell’ultimo incontro di Supercoppa, il confronto interno con i Tiges Cesena, e l’amichevole ufficiale con l’Aurora Jesi, il figlio di Mark ha mostrato un’altra faccia. Un volto nuovo e convincente, come si può tranquillamente leggere nelle cifre prodotte: 25 punti con Cesena (57 da due, 47 da tre, 33 dalla lunetta), 22 pt contro la formazione marchigiana, ancora con percentuali eccellenti (34 da due, 46 dal 6 metri e 75, 44 ai liberi). "Dopo aver toccato il fondo con l’Andrea Costa Imola, ho fatto reset – attacca la 31enne ala riminese –. C’è stata un’analisi da parte mia, analisi mirata a capire il campionato e il ruolo che mi attende. D’altronde è tutta una questione mentale, un’impostazione diversa che devo avere in campo. Adesso sono consapevole di poter avere un vantaggio sul mio avversario e devo saperlo sfruttare, questo vantaggio, aggredendo subito il mio rivale, senza aspettare che la partita venga da me. E’ una sorta di trasformazione, la serie B è più frenetica, ma io, giocando da numero 4, spesso posso avere dei vantaggi in agilità sul mio marcatore. Mi sono riguardato le partite e ho capito". A turno, nelle fila di RivieraBanca, si sono fermati in diversi, giovani e meno giovani: da Mladenov a Moffa, da Bedetti a Simoncelli. Come andiamo nella gestione degli acciacchi? "Ho l’anca destra un po’ usurata, così ho fatto un’iniezione di acido ialuronico e mi ha giovato – rivela Crow –. Mi manca un po’ di cartilagine, adesso è più oliata e va decisamente meglio. In ogni caso devo un po’ conviverci con questo problema", è tranquillo Nicholas che, al pari dei suoi compagni, è smanioso di poter giocare partite con i due punti in palio. "Ne ho tanta di voglia, tantissima, ma purtroppo si naviga a vista – ribatte ‘Jack’ –. Sarebbe importante riuscire a iniziare regolarmente, ci darebbe una gran carica. Parliamo del nulla, però, dobbiamo solo attenerci alle direttive. E’ chiaramente frustrante, così come si prova tristezza a giocare nei palazzetti vuoti. Sarà che ho ricordi da bambino quando il Flaminio era bello pieno, c’erano Granger, Tusek. Che tempi...".
alb.cresc.