
Gerald Robinson. (. foto Real Sebastiani Rieti/Gianluca Vannicelli
REAL SEBASTIANI RIETI69RIVIERABANCA RIMINI82
RIETI: Monaldi 7 (1/4, 0/6), Harris 11 (2/5, 1/1), Piccin 5 (1/1, 1/3), Piunti 15 (3/4, 0/1), Spencer 7 (3/6), Spanghero 4 (2/4, 0/3), Sarto 5 (0/2, 1/2), Viglianisi 7 (1/1, 1/2), Cicchetti 8 (4/5), Lupusor (0/2, 0/1), Mattia ne, Bellini ne. All.: Rossi.
RIMINI: Robinson 10 (2/10, 2/3), Marini 18 (4/7, 2/7), Anumba 8 (2/4, 1/1), Johnson 10 (2/7, 2/4), Simioni (0/1 da tre), Tomassini 2 (1/2, 0/3), Grande 10 (3/6 da tre), Masciadri 8 (1/1, 2/2), Camara 16 (5/8), Bedetti ne. All.: Dell’Agnello.
Parziali: 27-22, 38-43, 53-54.
Arbitri: Boscolo, Bertuccioli, Bonotto.
NOTE: tiri liberi Rieti 23/29, Rimini 12/18, Rimbalzi Rieti 37 (Piunti e Spencer 9), Rimini 38 (Johnson 9). Assist Rieti 16 (Monaldi 5), Rimini 20 (Robinson 7).
È una vera rinascita, quella di RivieraBanca. Rimini vince a Rieti, bissa il successo del derby e mostra che lo stato di salute generale è tornato a livelli più che buoni. Lì, a -4 da Udine e +4 su Cantù, i biancorossi possono pure tornare a sognare. Gran prova difensiva e di squadra in terra laziale, con cinque giocatori in doppia cifra guidati dall’eccellente Marini e da un Camara in forte crescita.
La sorpresa di inizio partita è Harris a roster al posto di Palmi per Rieti. La guardia americana, rientrata dall’infortunio e subito in quintetto, si presenta con 8 punti nel primo quarto e la solita pulizia tecnica. Rimini sfrutta benissimo Johnson, incontenibile da chiunque ci provi, anche Spencer. Va anche un paio di volte avanti, RivieraBanca (12-14 al 6’), ma nel primo quarto a comandare realmente è Rieti, molto in palla con Piunti. Laziali con l’attacco che gira a mille, biancorossi a resistere e 27-22 di fine primo che è sinonimo di spettacolarità. E il secondo? Dell’Agnello stringe più di una vite in difesa, tanto che Rieti non segna letteralmente mai e Marini da solo la ribalta. Quando Anumba la mette da fuori è massimo vantaggio sul 29-36, con la Real Sebastiani a segnare appena due punti in 6’. Nel finale Cicchetti trova qualche canestro, ma Rimini è in palla e chiude davanti di cinque all’intervallo.
Di ritorno dagli spogliatoi è la volta di Rbr a non trovare più la via del canestro. Qualcosa si inceppa in attacco, ma dietro la difesa tiene sempre alla grande. Ecco perché, nonostante gli stenti offensivi, la squadra non va mai sotto e chiude al 30’ sul +1 (53-54). Problemi episodici perché poi, negli ultimi dieci minuti, l’attacco torna devastante. Le percentuali migliorano, la circolazione pure e i rimbalzi in attacco di Anumba e Camara fanno il resto. RivieraBanca ne ha di più, è evidente, anche perché la morsa difensiva su Monaldi e soci non si allenta affatto. Sul 60-67 Johnson deve uscire per una botta al naso. Non rientrerà più, ma Masciadri, al suo posto, mette subito una tripla e la squadra vola oltre la doppia cifra di vantaggio. Viaggia leggera, Rbr, e quando Marini infila la bomba a 1’ dalla fine è game over sul 67-79. Rimini c’è, Rimini è tornata davvero.
Loriano Zannoni
Continua a leggere tutte le notizie di sport su