Nella sfida tra imbattute c’è una Rimini che è in trepidazione per Robinson e una Milano che si coccola il suo nucleo di italiani. In casa RivieraBanca sono le condizioni del play americano e di Tomassini a tenere banco, soprattutto dopo l’impresa con la Fortitudo ottenuta senza di loro. Due assi, due play che portano fosforo e che restano utilissimi nel contesto di gruppo. ‘Tom’ ha ripreso ad allenarsi giovedì dopo i problemi alla schiena e domani dovrebbe regolarmente essere in campo. La situazione di Robinson, invece, è più complicata, col giocatore che si sta allenando a livello individuale e rimane monitorato giorno dopo giorno. Sulla sponda Urania c’è lo stesso tipo di entusiasmo, ma anche tanta salute. Quella ad esempio di Alessandro Gentile, un italiano che porta alla causa il contributo di un americano vero. Fin qui, il figlio del celebre Nando ha viaggiato a una media di 18.7 punti, 5 rimbalzi e 4.7 assist. Numeri da mvp per l’ex azzurro. Il problema, per Rimini, è che la Wegreenit non è solo lui, ma anche un gruppo italiano solidissimo. Fin qui ha fatto faville il play, Andrea Amato, milanese di scuola Olimpia che è all’Urania da tre anni, ma prima ha vestito anche le maglie di Cremona, Verona, Udine, Varese e Nardò. Amato segna 13.7 punti, raccoglie 5 rimbalzi e distribuisce 8.3 assist. In ala grande c’è Gianmarco Leggio, uomo da 11.7 punti e 4.3 rimbalzi, ex Ruvo di Puglia. Poi gli americani, magari non scintillanti e di vetrina come tanti altri distribuiti nelle varie squadre, ma apparentemente i pezzi giusti di un sistema che funziona. In guardia c’è Giddy Potts, esterno piccolo ma di stazza (1.88 per 98 kg) che non prende un numero esagerato di tiri e per il momento sta portando in contributo 11.7 punti con buone percentuali. Il centro è Ike Udanoh, 7.7 più 6.7, forse l’unico che è realmente al di sotto di quello che potrebbe fare. Nella rotazione a nove di coach Cardani, tanti minuti dalla panchina per Luca Cesana, play-guardia da 4.7 punti e per Giordano Pagani, centro di 2.05 da 8 punti e 4 rimbalzi.
Ottimo contributo anche di Matteo Cavallero, ala piccola da 6.7 punti, e Lorenzo Maspero, play da 5 punti e 2.3 assist. L’Urania, con 85.7, è la seconda per punti segnati dietro a Cremona (91.7) e rimane sul podio, assieme a Rimini, come percentuale da tre punti (42%). Primo posto assoluto, invece, quanto ad assist (22) e indice di valutazione (103.3). Vuol dire che Milano produce basket e RivieraBanca ha bisogno di mettere insieme una prova di livello per fare poker.
Loriano Zannoni
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