REDAZIONE RIMINI

La settima meraviglia di Rbr. La Rinascita sbanca Torino grazie alla forza del collettivo e adesso è prima in solitaria

Dopo il derby contro Forlì, Rimini sorride ancora andando a vincere per 68-80 contro la Reale Mutua. Prova di forza: risultato mai in discussione dal primo quarto e ben cinque uomini oltre la doppia cifra. .

La Rinascita sbanca Torino grazie alla forza del collettivo e adesso è prima in solitaria

Gerald Robinson autore di una gara da 10 punti, tra i cinque giocatori biancorossi andati in doppia cifra

REALE MUTUA TORINO

68

RIVIERABANCA RIMINI

80

TORINO: Schina 13 (3/6, 1/2), Taylor 13 (2/9, 2/7), Severini 4 (2/4), Ajayi 17 (7/13, 1/4), Seck, Ghirlanda (0/1), Ladurner 8 (4/4), Gallo 6 (0/3), Landi 4 (0/1, 1/3), Montano 3 (0/2, 1/2), Garuzzo ne. All.: Boniciolli.

RIMINI: Robinson 10 (2/4, 2/5), Marini 13 (5/8, 1/4), Anumba (0/1), Johnson 12 (6/12, 0/3), Camara 14 (5/6), Grande 15 (3/4, 3/5), Tomassini 5 (1/2, 1/3), Masciadri 6 (2/2 da tre), Simioni 5 (1/1, 1/2), Bedetti. All.: Dell’Agnello.

Parziali: 11-19, 31-38, 46-59.

Arbitri: Boscolo, Wassermann e Almerigogna.

NOTE: tiri liberi Torino 14/16, Rimini 4/6. Rimbalzi Torino 35 (Ajayi 11), Rimini 31 (Johnson 7). Assist Torino 11 (Schina e Montano 3), Rimini 16 (Grande 5).

La settima bellezza in otto gare arriva a Torino e lancia RivieraBanca di nuovo in vetta da sola, grazie al ko di Cantù a Cividale e in attesa del match di Rieti domani a Nardò. Ma la notizia più bella è che questa Rimini può vincere in infiniti modi diversi e, questa volta, grazie a una difesa che lascia la Reale Mutua a 68, allungati peraltro nel garbage time. Il tutto con una presenza in area di Camara che cresce partita dopo partita, tra stoppate conteggiate a referto e parabole fatte alzare fino al soffitto. L’attacco ne firma 80, ne trova cinque in doppia cifra ed è del tutto imprevedibile, tra le giocate sotto dei lunghi e le triple degli esterni. Lo spartito è il medesimo dall’inizio alla fine.

In avvio la Rinascita è un vero e proprio muro e, dopo 7 minuti, Torino ha segnato appena 4 punti ed è sotto di 8. Poi, va da sé, il gruppo di Boniciolli riesce a raccogliere qualcosa, soprattutto dai suoi due americani, ma Rimini è sempre davanti con autorevolezza. L’11-19 del primo quarto ne è il perfetto esempio e, anche se Taylor e Ajayi hanno un buon momento e ricuciono nel secondo (23-25 al 14’), la testa di chi viaggia è sempre lì, senza mai deragliare. Johnson riallunga e la pennellata da tre di Tomassini allo scadere, sostanzialmente un terzo tempo da sette metri, vale il 31-38 dell’intervallo. È la dimostrazione che i colpi di classe Rbr sa produrli anche in una partita più dura del solito in attacco.

A inizio secondo tempo si manifesta Robinson, che segna un paio di canestri consecutivi, e RivieraBanca ha uno di quei momenti in cui non è arginabile da tre. Da fuori segnano Masciadri e Grande, la squadra va sul 39-52 del 24’ e mantiene il +13 anche a fine terzo. Il controllo mentale e tecnico della partita non viene mai meno, pur se il vantaggio oscilla e qualche volta scende anche sotto la doppia cifra. L’ultimo tentativo torinese è firmato ancora da Taylor e Ajayi, con il tabellone che dice 51-59. Time-out, il tempo di riassestarsi e la Rinascita vola via. Questa volta definitivamente. L’onda lunga porta Rbr a surfare sul +20 quando Robinson segna da lontano. È 56-76 e mancano tre minuti e mezzo alla fine. Troppo poco per Torino per recuperare. E Rimini se ne torna in Riviera con un altro scalpo prezioso e attende Cento, mercoledì al Flaminio, per continuare a volare.

Loriano Zannoni

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