Non commettere gli stessi errori, o per lo meno commetterne meno, rispetto a lunedì scorso con l’Entella. Su questo è chiaro Antonio Buscè. Perché al Rimini oggi tocca il Pescara, un’altra di quelle squadre capaci di punire all’istante. "Sarà una partita bella nella quale si affrontano due squadre che giocano e per noi deve essere un’opportunità – dice l’allenatore dei biancorossi – Ma è chiaro che ogni partita ha i suoi rischi. Cercheremo di fare meno errori, cercando di sbagliare meno rispetto all’ultima, perché, nonostante la buona partita a Chiavari contro l’Entella abbiamo avuto qualche distrazione in più. Sappiamo che quando incontri queste squadre con giocatori importanti, giocatori di qualità, giocatori bravi, devi avere la massima attenzione".
Buscè invita i suoi a non fidarsi della crisi del Pescara. "Noi dobbiamo essere bravi a non disunirci mai, a rimanere sempre compatti, ad accettare anche di subire il Pescara. Non pensiamo di andare a Pescara e che ci mettano il tappeto rosso perché tutti dicono che sia in crisi. Sono cinque partite in cui il Pescara non riesce ad avere una continuità come nei primi tre mesi, è vero. Ma è innanzitutto una squadra costruita per vincere, e nonostante abbia perso la vetta della classifica adesso è a due punti, nonostante il periodo no. Che poi al periodo no io non credo, è fisiologico che durante un anno calcistico un po’ di difficoltà si possano avere".
Fondamentali i rientri di Langella e Parigi. "Si sono riaggregati con noi dopo la squalifica e avremo delle scelte in più, questo è un qualcosa d’importante. Avere tutti a disposizione sarebbe bello, purtroppo spesso e volentieri abbiamo affrontato difficoltà proprio a livello numerico, soprattutto in qualche ruolo particolare". Questa volta a pagare dazio sarà la difesa. Le assenze e un mercato che stenta a decollare non fanno perdere la fiducia all’allenatore campano. "Ho fiducia nella società – dice Buscè pensando proprio al mercato di riparazione – Sicuramente farà qualcosa, perché purtroppo abbiamo avuto una brutta tegola con l’infortunio di Cernigoi. Io credo nella conoscenza dei giocatori da parte del direttore e della società. Sono tranquillo, non faccio mercato io perché non mi compete, e quindi massima fiducia nel direttore e nella dirigenza".
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