Una brutta tegola. Perché quello che sembrava un banale risentimento a un ginocchio, tanto banale non lo è. Anzi. Tanto che per Iacopo Cernigoi la stagione potrebbe essere finita qua.
"Un paio di giorni fa – racconta Buscè alla vigilia della gara con il Pineto – ha avuto un problema abbastanza serio a un ginocchio. Farà ulteriori valutazioni, ma credo che Cernigoi starà fuori un bel po’ di tempo. Speriamo, ma le notizie che sono arrivate dalle prime visite non sono notizie positive. Quindi aspettiamo comunque altre valutazioni per vedere l’entità dell’infortunio".
Quella ipotizzata dalle prime visite sembrerebbe una lesione del legamento crociato. E se così fosse i mesi di stop per l’attaccante lombardo non sarebbero pochi. Soltanto nei prossimi giorni si avrà una diagnosi certa, ma le parole del tecnico del Rimini sono poco rassicuranti.
Cernigoi, quindi, non ci sarà per la gara con il Pineto e Buscè non potrà contare nemmeno su De Vitis che ha ancora bisogno di qualche giorno per ristabilirsi dall’infortunio. Rientra nella lista dei convocati, invece, Chiarella che in settimana è tornato ad allenarsi con i compagni. Il suo impiego in Abruzzo, ma anche nelle prossime gare prima della sosta, sarà presumibilmente centellinato.
L’assenza di Cernigoi, se realmente così prolungata, apre così nuove ipotesi di mercato invernale. Perché quella dell’attaccante, secondo miglior marcatore dei biancorossi sin qui, non sarebbe un’assenza di poco conto.
Intanto, per la gara in Abruzzo il tecnico campano potrebbe non variare di molto il proprio undici iniziale, nonostante i tanti appuntamenti ravvicinati, Coppa Italia compresa. Quindi, in zona gol a fare coppia potrebbero essere ancora una volta Parigi e Cioffi. Ma anche Malagrida, questa volta, potrebbe godere di un minutaggio maggiore.
In difesa i ballottaggi sono sempre gli stessi e molto ruota attorno alla posizione di Longobardi. Se l’ex Recanatese dovesse restare nei tre davanti a Colombi, allora sarebbero ancora una volta destinati alla panchina Lepri e Bellodi con Gorelli affiancato da Megelaitis e Longobardi, appunto. Se invece Longobardi dovesse tornare a prendere casa sulla corsia destra, allora le carte verrebbero un po’ mischiate rispetto alle ultime uscite.
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