REDAZIONE RIMINI

Indagine tra i negozianti a Rimini. La concorrenza del web fa paura: "Eventi per aiutare lo shopping"

Il questionario realizzato da Confcommercio su un campione di oltre 500 riminesi. Solo il 15% degli operatori vende anche online, ma chi lo fa realizza fatturati importanti

Indagine tra i negozianti. La concorrenza del web fa paura: "Eventi per aiutare lo shopping"

Indagine tra i negozianti. La concorrenza del web fa paura: "Eventi per aiutare lo shopping"

Rimini, 29 dicembre 2023 – Difendere i piccoli negozi dalla concorrenza dei centri commerciali e della piattaforme online? A parole, sono tutti d’accordo i riminesi intervistati nel questionario realizzato dalla Confcommercio. Il problema, semmai, è come tutelarli. Viene fuori una fotografia interessante sul commercio, dall’indagine condotta in questi mesi dal centro assistenza tecnica della Confcommercio. Anche se non molto ampio, il campione è rappresentativo: oltre 500 gli intervistati, tra commercianti e clienti dei negozi. A cui è stata sottoposta una serie di domande per capire lo stato di salute e l’appeal dei negozi.

Dallo studio emerge che soltanto il 15% dei commercianti intervistati vende anche online. Ma chi lo fa, in molti casi, ottiene buoni profitti: oltre il 60% di chi vende sul web ricava incassi pari o superiore al 30% del fatturato totale dell’attività. Nonostante questo "tutti gli esercenti – spiega Confcommercio – rimarcano il fatto di essere titolari di attività in cui contano ancora tanto la presenza e il rapporto diretto con clienti. Un rapporto a cui non intendono rinunciare". Nel questionario è stato chiesto ai commercianti come incrementare il fatturato dei negozi di vicinato. Secondo il 76% una delle soluzione principali è organizzare eventi culturali, spettacoli e concerti nei pressi delle attività stessa, per attirare sempre più clienti, ma solo il 12% lo sta già facendo. Puntare su prodotti locali è una delle altre soluzioni ritenute importanti per il 60%, e quasi uno su 5 lo fa già da tempo.

Viene giudicato invece meno efficace il ricorso a carte fedeltà per i clienti e altre iniziative simili per incentivare gli acquisti: solo il 40% si dice interessato a questa soluzione, il 21% ammette di utilizzare già questa strategia. Ma per il 39% dei negozianti che hanno risposto al questionario, le carte fedeltà non rappresentano la soluzione.

Parola non solo ai commercianti: nell’indagine la Confcommercio ha interpellato anche centinaia di clienti dei negozi. Oltre il 90% degli intervistati si dichiara d’accordo sull’importanza di valorizzare i negozi di vicinato, sul fare acquisti dei prodotti locali. Ma per i riminesi difendere la rete diffusa di negozi di vicinato significa anche "mantenere un servizio personalizzato e di qualità" e – soprattutto – "aumentare la sicurezza e il presidio" del territorio grazie alla presenza delle attività stesse. Per quasi tutti gli intervistati i negozi di prossimità sono una "risorsa sociale" per gli anziani e, più in generale, per le persone in difficoltà o che non possono fare spesa lontano da casa.

Manuel Spadazzi