Chi ha diritto all’assegno. Addio al Reddito per duemila riminesi: "Duro contraccolpo"

Da oggi si potrà richiedere il sussidio in vigore dal primo gennaio

Rimini, 18 dicemre 2023 – Stime ufficiali ancora non ce ne sono. E’ certo però che il passaggio dal Reddito di cittadinanza all’Assegno di inclusione (Adi), la nuova misura del governo Meloni in vigore dal primo gennaio (le domande potranno essere presentate già a partire da oggi), porterà a un restringimento della platea di beneficiari anche nella provincia di Rimini.

Isabella Pavolucci, segretaria della Cgil
Isabella Pavolucci, segretaria della Cgil

In Italia, su 10 nuclei percettori del reddito di cittadinanza, circa 6 avranno l’assegno di inclusione, ovvero poco più di 690mila dei quasi 1,2 milioni che a fine 2022 avevano il sussidio. I soggetti rimasti senza supporto anti povertà, perché esclusi dall’Adi, sarebbero circa 496mila (41,83%).

Nel Riminese, stando ai dati aggiornati al 30 giugno scorso, erano 4.242 le persone che percepivano reddito o pensione di cittadinanza. Da agosto circa un centinaio lo hanno perso per effetto del nuovo giro di vite voluto dal governo. Ma con l’arrivo dell’Adi, stando alle attuali proiezioni, potrebbero essere tra le 1.500 e le 1.600 i riminesi che dovranno dire definitivamente addio all’assegno. La nuova misura è rivolta infatti ai nuclei familiari che includono almeno una persona disabile, minori, over 60 o in condizioni di svantaggio: l’assenza di questa condizione preclude di fatto l’accesso al beneficio.

"Per valutazioni più approfondite avremo bisogno dei dati definitivi - premette Isabella Pavolucci, segretaria generale della Cgil di Rimini -. Tuttavia siamo ben consapevoli degli effetti che la manovra del governo andrà a produrre portando ad un restringimento della platea di persone interessate da forme di supporto economico che in questi anni si sono rivelate importanti. Il nostro territorio purtroppo si troverà a scontare la carenza di strumenti a sostegno delle famiglie in condizioni di povertà. Non dimentichiamo che, a livello regionale, la provincia di Rimini è probabilmente una delle più fragili dal punto di vista economico: qui si registrano infatti le dichiarazioni dei redditi più basse e abbiamo una delle medie di retribuzioni giornaliere e pensioni più basse della Regione. A ciò si aggiunge la natura precaria di molti impieghi che hanno una natura stagionale e sono legati al settore turistico. Quella che si sta delineando è una situazione estremamente complicata e preoccupante, che sarà aggravata ulteriormente da altri interventi del governo, come il taglio al fondo disabilità e la decisione di non rifinanziare il fondo per gli affitti. "Stiamo compiendo delle valutazioni sull’impatto che verrà determinato dal superamento del reddito di cittadinanza - spiega Kristian Gianfreda, assessore alla Protezione sociale di Rimini -. Certo, il restringimento delle maglie non avverrà in maniera uniforme, ma ci saranno delle differenze su base regionale. Tuttavia non è da escludere un duro contraccolpo, che contiamo di poter in parte limitare con una serie di strumenti già attivati dall’amministrazione comunale".