Rimini, 14 giugno 2024 - Arriva il caldo e si va in cassa integrazione.
A Rimini il primo accordo è già stato fatto. Le previsioni meteo danno per la prossima settimana temperature in rialzo fino a superare i trenta gradi.
Per alcune attività le lavorazioni all’aperto diventato complicate, per non dire rischiose come sottolineano i sindacati, Fillea Cgil, Flca Cisl e Feneal Uil.
Tra queste c’è senza dubbio la stesa degli asfalti sulle strade. Il primo accordo sindacale a tutela della salute dei lavoratori in caso di caldo estremo è già sulla carta.
I tre sindacati si sono attivati per tempo ed in provincia di Rimini oggi hanno già siglato il primo con l’impresa lavori edili stradali Mattei di Villa Verucchio. “L’accordo – spiegano - prevede, per i circa 30 dipendenti, che ove necessario la cassa integrazione sia lo strumento adeguato a fronteggiare i pericoli derivanti da caldo estremo. Le parti hanno concordato di ricorrere alla cassa integrazione quando il termometro supera i 35 gradi centigradi o temperature ‘percepite’. L’azienda, al fine di garantire il massimo sostegno ai propri dipendenti, anticiperà ai lavoratori il pagamento dell’indennità di cassa integrazione”.
L’azienda del riminese già lo scorso anno era ricorsa allo strumento per evitare ai dipendenti di lavorare in orari proibitivi della giornata. I 35 gradi nell’aria divengono molti di più se vicini al bitume fumante da stendere sulle strade. “Abbiamo convenuto con l’azienda – riprendono i sindacati - incontri periodici per valutare la rimodulazione degli orari di lavoro, la messa di disposizione spazi e ausili che rendano meno gravoso il carico dei lavoratori”.
Sono sempre Cgil, Cisl e Uil a ricordare che con temperature superiori ai 35 gradi “va attivata la cassa integrazione come previsto dal messaggio Inps 1856/2017, richiamato anche dall’Ispettorato nazionale del lavoro con messaggio numero 3783 del 22 giugno del 2022. Chiediamo pertanto di attivare in tutte le imprese di costruzioni la cassa integrazione nei casi previsti dalle normative annunciando che partiranno opportuni solleciti tramite pec alle aziende edili della provincia di Rimini”.