ANDREA OLIVA
Economia

Aria di Bolkestein sui velisti, club nautici a rischio bando. “Il governo deve fare chiarezza”

Il Pd ha chiesto al governo di stralciare le associazioni degli sport di mare dal decreto sulle concessioni. Santolini: “Secondo la direttiva saremmo fuori, ma nessuno a Roma lo ha ancora messo per iscritto”

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Gianfranco Santolini, presidente del Club nautico riminese

Rimini, 19 ottobre 2024 – Circoli velici, Club nautico ed anche la Lega navale, la spada di Damocle dei bandi per il rinnovo delle concessioni demaniali potrebbe ricadere anche su di loro. Fino a ieri venivano dati per esclusi dalla procedure di gara che si stanno avvicinando, ma sulla carta non era stato scritto ancora nulla. Ed anche a Roma la certezza che i velisti possano dormire sonni tranquilli non c’è più. Tant’è che che a muovere le acque per far emergere l’imbarazzo politico che si vive nel governo sulla questione, ci ha pensato nei giorni scorsi la parlamentare del Pd, Debora Serrachiani, chiedendo che vengano escluse dall’applicazione della Bolkestein le federazioni sportive, discipline sportive ed enti di promozione sportiva nonché associazioni e società dilettantistiche iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, che perseguano finalità sociali, ricreative e di promozione del benessere psicofisico, senza scopo di lucro.

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Apriti cielo, quello dei velisti si intende, dove hanno iniziato ad addensarsi nubi grigie. “Se leggiamo la Bolkestein - premette Gianfranco Santolini presidente del Club nautico riminese – le associazioni sportive senza scopo di lucro restano fuori dalle procedure proprio perché l’intento della direttiva è quello di tutelare la libera concorrenza, ma noi, essendo senza scopo di lucro siamo semmai concorrenti perché gareggiamo, ma non facciamo concorrenza ad altri”.

Tutto chiaro? Non del tutto visto che “nessuno fino ad oggi ha trattato la questione – riprende Santolini - chiarendo se siamo fuori o rientriamo nell’applicazione della Bolkestein. Dunque è un bene che se ne parli per non rischiare di avere brutte sorprese a cose fatte. Noi stessi avevamo sollecitato un chiarimento sulla vicenda”. A essere coinvolti solo nel riminese ci sarebbero i circoli di Torre Pedrera, ma solo in parte perché la rimanente è su area privata, quello di Viserba, il Club Nautico, il Circolo velico, la Lega Navale ed anche il punto Vela di Bellariva. Realtà che avrebbero ben altre scadenze per le concessioni, “noi ad esempio - riprende Santolini - scadremmo nel 2032. Dovremmo essere tranquilli, ma dico dovremmo visto il caos che si è generato sulle concessioni”.

Anche negli altri comuni costieri si vivono situazioni simili visto che i circoli, i Club e le sezioni della Lega Navale insistono su aree demaniali. Intanto al governo le acque sono sempre più agitate dopo che la Lega ha fatto saltare la seduta della commissione finanza per la discussione degli emendamenti al decreto Fitto, quello che prevede i bandi entro il 30 settembre del 2027. Il tempo per approvare il decreto c’è, visto che lo si potrà fare entro il 15 novembre, ma con il rilancio del Carroccio gli scenari potrebbero cambiare. Quanto basta a far crescere la preoccupazione delle associazioni sportive legate alla vela e di tutte quelle che insistono sul demanio. Il futuro delle associazioni sportive deve essere ancora scritto, e questo va fatto entro metà novembre.