Rimini, riapre il teatro Mamì Bistrot

Il 16 novembre, dopo un ambizioso restauro, riapre (più grande e più sfarzoso) il nuovo Mamì Bistrot di Rivabella, il teatro-baguetteria dove rivivono le atmosfere sgargianti dell’Art Noveau. Al timone sempre Severine Isabey e Max Zamagna

La Parigi della Belle Epoque riscalda l’inverno di Rimini

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Rimini 12 novembre 2024 - Sarà lo charme sofisticato di Jolie Papillon, una delle più celebri burlesquer del mondo, ad inaugurare, sabato 16 novembre, il nuovo Mamì di Rivabella di Rimini, il teatro-bistrot sul lungomare Paolo Toscanelli che riapre al pubblico - dopo sei mesi di sfarzoso restyling - nel segno di una nuova “grandeur”.

Simile il concept, ma radicalmente stravolta la fisionomia del locale. Oggi il Mamì ha, di fatto, raddoppiato gli spazi: la capienza è salita da 50 a 90 posti a sedere e la sala teatro misura 250 metri quadrati (come un tradizionale teatro di posa) con un palcoscenico di oltre 60 metri quadrati, un foyer che ricorda i salottini letterari dell’aristocrazia parigina e le toilette ispirate all’arte iconografica del Sol Levante. Il colore dominante è il nero con contrasti in oro alle pareti e le parti tessili - sipario, tende e drappeggi - in magenta-fucsia tendente al rosa caldo. 

Una struttura ambiziosa per una programmazione che si annuncia di altissimo livello con un corpo di ballo stabile, il progetto di un’accademia di arti sceniche all’interno, il rituale brunch da giovedì alla domenica e dinner-show tutti i week-end dell’anno fino a primavera inoltrata: “Il vecchio Mamì - spiega Severine Isabey - è stato, e sarà sempre, un indimenticabile scrigno di ricordi, ma gli spazi per gli show erano troppo sacrificati e questo poneva un limite oggettivo alla crescita del progetto artistico. L’ampliamento obbedisce ovviamente ad una logica imprenditoriale, ma nasce in primis per creare spettacoli sempre più belli e professionali”.  

 

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