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Cultura e spettacoli

Riccardo Scamarcio torna nella sua Riviera: “Il mio amore smisurato per voi”

L’attore stasera presenta a Riccione il film ’Race for glory’: “Mia figlia sempre con me, anche sul lavoro”

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Riccardo Scamarcio questa sera sarà ospite di Arena Cinepalace con il regista Stefano Mordini, per presentare Race for glory, film di successo internazionale che lo vede protagonista e produttore

Rimini, 1 agosto 2024 – Amatissimo dal grande pubblico, Riccardo Scamarcio questa sera sarà ospite di Arena Cinepalace con il regista Stefano Mordini, per presentare Race for glory, film di successo internazionale che lo vede protagonista e produttore. L’appuntamento è per le 21.30 all’Urban Parc (Parco degli Olivetani). Per l’occasione il celebre attore rispolvera i ricordi delle estati trascorse tra Rimini e Riccione. Perché ha scelto di girare questo film? “Anni fa in un documentario avevo visto la storia della Lancia 037 e del Campionato del mondo di rally del 1983, che vede il manager sportivo Cesare Fiorio, interpretato da me, compiere un’impresa impossibile. Da produttore ed editore di cinema mi è sembrata una storia perfetta da far conoscere. L’impresa è riuscita a un team d’Italiani per le loro caratteristiche culturali, il talento del loro capo e per tecnologia e risorse investite”. ’Race for glory’ piace anche ai non sportivi? “Venduto negli Stati Uniti e in tantissimi Paesi, piace a tutti perché va oltre lo sport. I film presenta una certa visione del mondo, dove non sempre l’arroganza della tecnologia e dei soldi può sconfiggere l’imprevedibilità e l’umanità di un singolo o di un gruppo di persone. È un film contro l’intelligenza artificiale e lo strapotere delle major”. C’è un cameo di Lapo Elkann, com’è stato lavorare con lui? “Divertente. Ci conosciamo da anni e siccome c’era questo piccolo ruolo del nonno, l’avvocato Gianni Agnelli, col regista abbiamo pensato che Lapo potesse essere l’unico interprete per vicinanza parentale. Per il resto il film, girato in inglese, ha richiesto un cast di attori stranieri come i due tedeschi, Volker Bruch, Daniel Brühl, quindi Katie Clarkson-Hill, Haley Bennet”. Sono datati 2024 altri suoi quattro film, anno prolifico? “Sono usciti pure Sei fratelli di Simone Godano e Svaniti nella notte di Renato de Maria, trasmesso da Netflix, primo al mondo per un paio di settimane”. Cos’ha in preparazione? “Il film girato con Johnny Depp e Al Pacino sulla vita di Modigliani, che uscirà quest’inverno. C’è poi Muori di lei di Stefano Sardo che dovrebbe uscire a ottobre”. Ha in serbo un desiderio? “Mi piacerebbe tornare a fare una commedia romantica. È il genere che mi piace di più e credo che in questo momento ce ne sia bisogno: in giro c’è tanta angoscia e incertezza”. Riuscirà ad andare in vacanza con la sua piccola Emily? “Ho anche tempo per una vacanza e comunque anche quando lavoro mi porto dietro mia figlia. Ripete spesso: noi papà siamo attori. Cominciamo bene!” È un assiduo frequentatore della riviera romagnola? “Ho uno smisurato rapporto d’amore con questa costa, perché da ragazzino negli anni Novanta l’ho molto frequentata. Sono stati momenti adolescenziali consumati sulle spiagge di Rimini e Riccione. Ci venivo da Andria, in quattro ore d’auto con gli amici eravamo lì. Ci sono poi tornato tante altre volte. Ricordo che si andava al Cocoricò, al Byblos, al Pascià, abbiamo visitato tutti i locali e anche l’Aquafan, divertendoci molto. La Romagna è un luogo particolare, mi sono trovato sempre molto bene, perché i romagnoli hanno un bello spirito, un bel modo di vivere Sono un bell’esempio di comunità”.