Rimini, 8 ottobre 2024 – Il ricordo riportato dal Corriere della Sera di un Celentano "innamorato di una pensione di quarta a Rimini" riporta "ai momenti e alle immagini senza tempo fissate nella memoria collettiva della nostra città".
Queste le parole dell’assessore alla Cultura, Michele Lari. "Sono immagini memorabili che accompagnano Rimini da oltre mezzo secolo e che vanno da Carlo Alberto Rossi a Mina, da Fred Buscaglione a Chet Baker, Ornella Vanoni, Celentano, Rita Pavone, Bobby Solo, Lucio Battisti, Milva, Al Bano fino a Zubin Mehta.
Con tutto ciò che sta in mezzo, a cominciare dai fasti della Club Culture che dalle consolle della Riviera ha segnato le tendenze e gli stili di vita degli anni ‘80 e ’90 a livello nazionale e non solo".
Rimini, ribadisce l’assessore, è "una città amata da tanti musicisti che l’hanno vissuta e cantata facendone non solo una tappa obbligata dei loro tour internazionali passati da locali storici come il Whisky Juke Box fino al Paradiso, l’Embassy, l’Altro Mondo e il Grand Hotel, ma una vera e propria seconda casa per molti di loro".
Il pensiero corre a Lucio Battisti che "vicino al mare aveva la sua abitazione dopo quella di Milano e che nel 1970 dall’Altro Mondo fece partire la sua tournée con un successo clamoroso".
O a Vasco Rossi "che ama riposarsi prima dei suoi tour al Grand Hotel o fra i saliscendi della Valmarecchia".
Fino alla pensione di quarta di Celentato "con la bottiglia d’acqua segnata per non farla bere dagli altri", raccontata da Teo Teocoli. "C’è un lungo filo che lega la musica alla nostra città" conclude Lari.