Rimini, 31 gennaio 2021 - Il ritorno in zona gialla solo da domani è diventato un giallo. In queste ore tanti si sono sollevate le proteste di tanti titolari di bar e ristoranti, che aspettavano la riapertura già da oggi. Invece Rimini e l’Emilia Romagna saranno di nuovo in zona gialla solo da domani. "Basta portarci allo sfinimento... Ci state facendo perdere la voglia di lavorare", attaccano il consigliere comunale Luca Pasini e il suo socio Daniele Menghi, che gestiscono il bar dei Padul.
A chi accusa e fa polemica risponde così il presidente della Provincia, Riziero Santi: "Gialli da domani anziché da oggi significa guadagnare una settimana dal punto di vista del rischio contagio. La voglia di fare avrebbe provocato l’assalto a luoghi pubblici, col rischi di nuovi focolai".
L'ultimo bollettino Covid dell'Emilia Romagna
Polemiche a parte, da domani i pubblici esercizi potranno riaprire. Col ritorno in zona gialla anche alcuni hotel hanno deciso di ripartire. E’ il caso dell’Isuite, uno dei due alberghi cinque stelle di Rimini (l’altro è il Grand Hotel).
"Abbiamo riaperto giovedì, proprio perché speravamo nel ritorno in zona gialla. Una previsione che si è fortunatamente avverata", spiega Marco Ermeti, il titolare dell’albergo. L’Isuite è rimasto chiuso un mese abbondante. "Abbiamo chiuso alla vigilia di Natale, a causa delle nuove restrizioni del governo nel periodo delle festività. Restare aperti, in quelle condizioni, non aveva alcun senso". Poi, quando si è fatta sempre più concreta la possibilità del ritorno dell’Emilia Romagna in zona gialla, "abbiamo deciso di ripartire. E ora che è ufficiale, stanno già arrivando le prenotazioni per il prossimo weekend e non solo".
A chiamare sono clienti affezionati di Bologna, Modena e altre zone dell’Emilia. "Tante coppie, che vogliano passare una o due notti romantiche. Ma ci sono anche riminesi in cerca di un po’ di svago – dice Ermeti – Anche a novembre abbiamo ospitato riminesi in hotel".
E’ il fenomeno della staycation (come la chiamano gli americani), ovvero la vacanza a chilometro zero. Che, a causa delle restrizioni, ha iniziato a prendere piede anche da queste parti, come dimostrano le prenotazioni di alcuni riminesi al Grand Hotel, riaperto dal 7 gennaio. "Per quanto ci riguarda – continua Ermeti – le richieste stanno arrivando soprattutto dalle coppie: chiedono le nostre suite, dotate di tutti i comfort, compresi il caminetto (e alcune) anche il bagno turco. Per limitare i posti al ristorante, incentiviamo il servizio di cena in camera".
Ci prova l’Isuite, ma gli alberghi aperti attualmente a Rimini sono pochissimi: non più di una quindicina. "Chiaro: se la zona gialla dovesse essere confermata anche anche più avanti e si allenteranno un po’ le restrizioni – prevede la presidente di Aia, Patrizia Rinaldis – riapriranno progressivamente anche altre strutture".