Rimini, 10 ottobre 2024 – La vacanza in Riviera insieme alla zia e al suo nuovo compagno si è trasformata in un incubo per una bambina di dieci anni. Ad abusare di lei è stato proprio quell’uomo, considerato ormai uno di famiglia.
Si tratta di un 51enne peruviano, con alle spalle precedenti per altri reati. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe approfittato della momentanea assenza della compagna per avvicinarsi alla ‘nipotina’, mentre quest’ultima stava riposando nella camera di un albergo, e allungare le sue mani toccandola nelle parti intime. Attenzioni morbose, che gli sono valse una denuncia per violenza sessuale aggravata.
L’uomo ha scelto la strada del rito abbreviato e si è così ritrovato alla sbarra davanti al giudice dell’udienza preliminare di Rimini. Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, titolare dell’inchiesta, ha chiesto per lui una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Il processo è stato rinviato al 23 ottobre prossimo per le decisioni. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbero almeno quattro o cinque gli episodi di abuso commessi dal peruviano ai danni della minore, in un periodo compreso tra l’estate del 2019 e il 2020.
La piccola era stata affidata dalla madre alla sorella, che aveva deciso di portarla insieme a sé in vacanza a Bellaria. Con loro c’era, appunto, anche il compagno della zia, un uomo originario del Perù, residente in provincia di Milano. I tre erano arrivati in Riviera per godersi qualche giorno di relax al mare e avevano prenotato una camera in un albergo bellariese.
Stando al quadro delineato dagli inquirenti, una mattina - mentre la bambina si trovava ancora in dormiveglia - l’uomo si sarebbe avvicinato al letto in cui stava riposando, le avrebbe abbassato le mutandine incominciando a toccarla nelle parti intime. La piccola non avrebbe potuto opporsi in alcun modo a quei palpeggiamenti, subendo in silenzio le attenzioni morbose e proibite del fidanzato della zia. Solo una volta rientrata dalle vacanze, la minore aveva trovato la forza di rivelare quell’episodio alla madre, che immediatamente si era recata a denunciare il tutto alle forze dell’ordine.
Una denuncia che aveva portato all’apertura di un fascicolo da parte della Procura di Rimini e all’avvio di indagini approfondite per ricostruire nel dettaglio l’accaduto partendo dalla versione fornita dalla madre della piccola. La bambina è stata sentita, alla presenza di una psicologa, nel corso dell’incidente probatorio, dove ha confermato il racconto fatto alla madre. La zia ha invece preso le difese del compagno, respingendo le accuse a suo carico.
In Italia sono quasi 80mila i minori in carico ai servizi sociali per maltrattamento. E il 91% degli abusi avviene all’interno della famiglia. Sono questi i dati più aggiornati sulla violenza infantile in Italia. Gli abusi sui minori sono invisibili solo a chi non li vuole vedere,