Rimini, 1 ottobre 2018 - In Svezia gli hanno eretto una statua. Nella sua Rimini, Zanza si merita una strada con il suo nome. O almeno un giardino, o magari una rotonda. Ne sono convinti gli amici più cari del re dei playboy, morto mercoledì a 63 anni. Il dibattito in città è partito subito dopo la sua scomparsa, sui social e non solo, ed è proseguito anche ai funerali, celebrati sabato alla chiesa del cimitero monumentale di Rimini.
Uno dei più determinati è Stefano Lucciola. E’ stato uno dei gestori del Blow up per anni, fino all’estate 2016. La disco ora è chiusa, non si sa quando riaprirà. «Ma abbiamo parlato già con tanti – rivela Lucciola – Sarebbe bello apporre una targa all’ingresso del Blow up». Che è il locale dove è nato il mito del latin lover: iniziò a lavorare lì come ‘buttadentro’ nel 1972, a 17 anni.
«In questi giorni – annuncia Lucciola – lanceremo una petizione, probabilmente anche online: chiederemo ai riminesi che cosa ne pensano di intitolare un angolo di Rimini a Mauro. Abbiamo già delle idee. Il luogo migliore forse è Bellariva, e c’è una rotonda che sarebbe perfetta...». Per la rotonda a Covignano intitolata a Gianni Fabbri, l’indimenticato patron del Paradiso, sono passati 14 anni dalla morte prima che venisse inaugurata.
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Per Zanza accadrà prima? I tempi poco importano, «l’importante è far qualcosa». Chissà se ai riminesi l’idea piacerà. Alcuni sabato, ai funerali, ha buttato lì la questione al sindaco Gnassi, presente alle esequie (FOTO). Alla famiglia l’idea di dedicare a Zanza una strada o una rotonda non dispiace. «Sapevamo che Mauro era famoso, non immaginavamo a tal punto – racconta la sorella Mara – Siamo stati assaliti da telefonate, lettere, telegrammi da tutto il mondo. In tanti ci hanno scritto dalla Svezia». Dove svetta la statua in onore di Zanza.