REDAZIONE RIMINI

Vista-red, multa annullata dal giudice di pace

Centinaia di motociclisti sanzionati in viale Castrocaro perché nella corsia sbagliata. Cittadino fa ricorso e vince: "Verbale illegittimo"

Il Vista-red battuto in tribunale. L’apparecchiatura in questione è quella posta all’incrocio tra i viali Castrocaro e Romagna. Il nome tecnico dell’impianto è Aguia T5-5. Da mesi sta provocando dispiaceri a centinaia di motociclisti che si affiancano alle auto percorrendo la corsia di sinistra su viale Castrocaro, riservata a chi svolta a sinistra, per poi partire all’arrivo del verde procedendo diritto. È la classica manovra che compiono tante persone in sella a uno scooter o a un motociclo. Secondo il codice della strada non si può fare perché costituisce violazione della segnaletica orizzontale. In sintesi se ci si trova nella corsia per girare a sinistra non si può procedere diritto. Così il vigile urbano addetto a spulciare i video vede l’infrazione e in seguito viene compilato il verbale che prevede una multa di 54 euro se pagata entro 5 giorni e due punti decurtati dalla patente. È capitato anche all’ingegnere Carlo Maria Conti. "Mi è arrivata una prima sanzione – racconta –. A dire il vero pensavo di pagarla, ma due giorni dopo ne è arrivata una seconda e ho pensato che andando avanti di quel passo se ne sarebbero andati tanti punti sulla patente". Così Conti spulcia tra le norme e presenta ricorso al giudice di pace di Rimini agli inizi di luglio. Dopo la costituzione delle parti l’11 di ottobre e un paio di rinvii dell’udienza si arriva al 27 ottobre quando il giudice si esprime. Il Comune si presenta forte della propria condotta e degli articoli di legge in materia di codice della strada. L’articolo relativo all’infrazione è il 146 comma 2. C’è poi un articolo del decreto ministeriale del Mit, numero 814 del febbraio del 2015, secondo il quale l’apparecchiatura può essere utilizzata anche per rilevare questo tipo di infrazioni. Ma il giudice va oltre e considera il fatto che "il dispositivo dovrà essere impiegato nel rispetto del manuale di ‘ installazione e utilizzo’". Il giudice prosegue considerando che la norma del Mit va interpretata. Secondo l’interpretazione, l’omologazione dell’apparecchiatura in questione vale solo quando si supera la linea dello stop in condizioni di semaforo rosso.

"In sintesi si deve ritenere che il caso in esame – recita la sentenza – rientri tra le ipotesi per le quali il dispositivo non è omologato ed il verbale opposto, pertanto, appare illegittimo e deve essere annullato". L’ingegnere Conti ha vinto. Il verbale è stato annullato. Tuttavia non si vedrà le spese per la causa pagate dal Comune perché l’infrazione c’è stata, rileva il giudice. Ma il municipio riccionese dovrà pagare al cittadino le spese del bollo per il ricorso, 43 euro. "Voglio far conoscere la sentenza – chiude Conti – a tutti coloro che come me sono stati sanzionati in quell’incrocio".

Andrea Oliva