Viserba, violenze e degrado. I residenti sempre più allarmati: "Sindaco, ci vuoi ascoltare?"

Dopo mesi di segnalazioni, i cittadini chiedono anche un incontro con il prefetto. Vogliono la chiusura del centro d’accoglienza per immigrati nell’ex hotel Grazia.

Viserba, violenze e degrado. I residenti sempre più allarmati: "Sindaco, ci vuoi ascoltare?"

Dopo mesi di segnalazioni, i cittadini chiedono anche un incontro con il prefetto. Vogliono la chiusura del centro d’accoglienza per immigrati nell’ex hotel Grazia.

Tempo e pazienza scaduti: "sulla situazione pesante ei profughi di via Palotta vogliamo incontrare sindaco e prefetto!" "Lo scorso 23 agosto abbiamo inviato una comunicazione sottoscritta da ben 250 residenti alle autorità sui profughi all’ex hotel Grazia di Viserba: nessuna risposta. Idem sull’esposto presentato in procura il 7 settembre. Chiediamo un incontro a sindaco e prefetto cui parteciperà una delegazione di operatori turistici e residenti, per chiedere nuovamente l’immediata chiusura della struttura e la revoca dell’affidamento del Centro di accoglienza straordinaria Cas per motivi di ordine pubblico". Tornano alla carica, dopo una riunione caliente di venerdì scorso cui ha partecipato anche il consigliere comunale Gioenzo Renzi, i residenti della zona di via Palotta, rappresentati dall’avvocato Francesca Gorini. Una decina di giorni fa Renzi si era fatto portatore in consiglio comunale del "disagio e della sofferenza dei residenti di via Palotta in cui la struttura è ubicata". Renzi ha invocato la chiusura di tutte le strutture Cas in zona turistica. "Il consigliere – sottolinea il legale – aveva chiesto al sindaco di riferire sull’effettuazione di eventuali controlli amministrativi sul regolare adempimento delle condizioni previste dal bando emesso dalla prefettura per l’affidamento dei Cas, senza ottenere alcuna risposta, se non blandi rimpalli di responsabilità sulla prefettura che non determinano una soluzione concreta del problema e non hanno altro effetto se non quello di incrementare la frustrazione e l’esasperazione dei cittadini, oramai vittime non solo dell’arroganza e prepotenza degli ospiti del Ccas, ma altresì di una burocrazia che non li tutela e che rimane indifferente di fronte a episodi di violenza regolarmente denunciati e che rischiano di sfociare in disordini di ben più ampia portata". Di qui la richiesta di un faccia a faccia con le autorità.

L’assessore alla Sicurezza Juri Magrini, segnalando "multe ai gestori del Cas", aveva risposto che "metà dei rifugiati è stata trasferita altrove". Invitando però a "rivolgersi direttamente a ministro e prefettura, cui è in capo la gestione dei profughi".

Mario Gradara