MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Viserba torna a sognare l’autonomia: "Meritiamo di diventare comune. Non siamo la periferia di Rimini"

Bernardi: "Pochi investimenti e scarsa attenzione per la zona nord: la soluzione è l’indipendenza". Nel 2011 il primo tentativo di distacco, ma l’obiettivo del referendum sfumò per poche firme.

Bernardi: "Pochi investimenti e scarsa attenzione per la zona nord: la soluzione è l’indipendenza". Nel 2011 il primo tentativo di distacco, ma l’obiettivo del referendum sfumò per poche firme.

Bernardi: "Pochi investimenti e scarsa attenzione per la zona nord: la soluzione è l’indipendenza". Nel 2011 il primo tentativo di distacco, ma l’obiettivo del referendum sfumò per poche firme.

Tornano a soffiare venti di secessione a Viserba. Tredici anni fa quel sogno dell’indipendenza sfumò per pochissime firme. Ne servivano 5mila per indire il referendum sulla nascita del nuovo comune che comprendesse Rivabella, Viserba, Viserbella, Torre Pedrera, la zona delle Celle e altre, ma alla validazione delle 5.133 firme raccolte alcune risultarono doppie e altre di persone non residenti in Emilia Romagna (condizione necessaria).

Ma adesso c’è chi si sta mobilitando per arrivare a nuovo referendum per l’indipendenza. Tra i promotori dell’iniziativa Gabriele Bernardi, albergatore di Viserba (fa parte del neonato consorzio di Borgo Viserba), già candidato della lista Jamil, e uno degli attivisti del comitato che tra il 2010 e il 2011 si battè per l’autonomia. "Continuano a trattarci come la periferia di Rimini – dice Bernardi – ma noi ci meritiamo molta più considerazione e attenzione".

La soluzione sarebbe quindi la secessione e la creazione del nuovo comune di Viserba?

"Sono stati avviati approfondimenti con alcuni avvocati esperti in materia, per vagliare questa ipotesi. Nel 2011, abbiamo mancato il referendum per l’indipendenza per un soffio... E da allora non è cambiato molto: ci sentiamo trascurati".

Una scelta forte quella dell’autonomia…

"Ci sono vari motivi che ci portano a valutare anche questa soluzione. Si fanno molti più investimenti in centro e nella zona sud che in quella nord. Il Metromare arriverà fino alla Fiera senza collegamenti con la zona di Rimini nord. E potrei andare avanti...".

Ma la zona nord è quella che ha visto per prima il completamento del Parco del mare.

"È vero, ma il nostro lungomare è già ammalorato. E rispetto al Parco del mare in zona sud, il nostro è diverso: meno verde, nessuna nuova piazza, mancanza di parcheggi in più e di navette. È stata fatta la Ztl, ma per accontentare tutti alla fine transitano migliaia di veicoli al giorno. Abbiamo chiesto di realizzare nuovi parcheggi silos, vedremo cosa risponderà l’amministrazione alle nostre proposte".

E intanto lavorerete per arrivare al referendum e ottenere il nuovo comune di Viserba?

"Ci stiamo muovendo anche in tal senso. Se alla fine questa si dimostrerà l’unica vera soluzione per rilanciare la zona di Rimini nord, perché non tentarla?".

E quali sarebbero i confini proposti per il nuovo comune di Viserba?

"Tutto il territorio a nord del deviatore Marecchia, quindi Rivabella, Viserba, Viserbella, Torre Pedrera, le Celle, San Vito, Santa Giustina".