Viserba perde il ‘suo’ dottore

Va in pensione Daniele Pacassoni, una vita passata tra i pazienti: "Il Covid ci ha dato il colpo di grazia"

Viserba perde il ‘suo’ dottore

Viserba perde il ‘suo’ dottore

"Daniel Juan Carlos", così risulta all’anagrafe il medico viserbese che andrà in pensione tra pochi giorni. Un nome particolare, presente solo nei timbri e nelle ricette. Perché per le generazioni di viserbesi passate nel suo ambulatorio è solo e semplicemente Daniele. "Sono nato in Argentina nel 1954 – racconta – I miei erano emigrati per lavoro da due anni. Siamo tornati in Italia quando avevo 18 mesi". Diploma al Serpieri, laurea in medicina a Bologna nel 1979, specializzazione in cardiologia e pneumologia, Pacassoni è medico di famiglia dal 1983, con ambulatorio a Viserba. Questo significa essere punto di riferimento di centinaia di famiglie, avere la sala d’aspetto sempre piena, correre su e giù per le scale di quasi molte case. Sì, perché Daniele ha sempre avuto una marcia in più: disponibilità totale (che va ad arricchire un curriculum fatto soprattutto di scienza e coscienza) e un passo svelto, perché "devo correre per poter effettuare tutte le visite domiciliari necessarie".

Come per tutti i suoi colleghi, negli ultimi anni la professione ha avuto una svolta inaspettata, trasformando la figura del medico di famiglia in un burocrate alle prese con certificati e documenti. Daniele avrebbe potuto restare al lavoro ancora per un anno, ma proprio per questa situazione generale ha deciso di lasciare in anticipo. "Ritmi insostenibili, un carico di lavoro esagerato. Il Covid ha dato il colpo di grazia a tutti noi, aggiungendo l’impossibilità di vedere i pazienti di persona". Se guarda indietro, Pacassoni pensa alle migliaia di volti che stanno dietro ad altrettante tessere sanitarie, alle storie personali e alle vicende delle famiglie che ha seguito e di cui conosce tanto. Quasi come un confessore: pochi segreti, per lui. Ricorda anche con un brillio negli occhi le cinque missioni mediche internazionali svolte in India per altrettanti anni, insieme a diversi colleghi. "Andavamo a curare i rifugiati tibetani che vivono a Dharamsala, dove risiede il Dalai Lama". Soddisfazione anche per i figli, che hanno seguito le loro passioni e le orme del padre. "Giacomo è medico chirurgo e lavora con Medici senza Frontiere, Camilla esercita come psicologa". Come inizierà il 2023, con una bella vacanza? "Parola che non esiste nel mio vocabolario! Il due gennaio traslocherò in un nuovo ambulatorio, sempre a Viserba ma in zona Conad, dove sarò a disposizione come specialista cardiologo e pneumologo". Forse non riposerà, ma almeno rallenterà.

Maria Cristina Muccioli