Si è aperto con la prima udienza dibattimentale il processo nei confronti di un istruttore di arti marziali accusato di avere abusato sessualmente di quattro sue allieve minorenni all’epoca dei fatti, risalenti al periodo tra il 2018 e il 2020 a Cattolica. Nei giorni scorsi sono stati ascoltati in prima battuta i genitori delle presunte vittime a cui le figlie – tutte adolescenti tra i 13 e i 15 anni – avevano confessato i presunti palpeggiamenti da parte del maestro nei momenti di allungamento. L’insegnante di arti marziali è assistito dall’avvocato Giovanna Ollà, mentre le vittime costituitesi parte civile nel procedimento sono assistite dagli avvocati Piergiorgio Tiraferri e Filippo Leoncini.
La vicenda risale appunto al 2018, quando dopo le segnalazioni dei genitori il titolare della palestra aveva subito allontanato l’istruttore indagato per violenza nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Davide Ercolani.
Secondo le accuse un giorno una delle quattro allieve molestate tornando a casa avrebbe riferito alla madre di essere stata toccata nelle parti intime dall’uomo. Traumatizzata per l’accaduto, la ragazzina in quell’occasione era scoppiata a piangere anche a scuola confidandosi anche con un’insegnante. La madre della vittima aveva poi contattato i genitori delle altre allieve del corso di arti marziali ed erano venuti alla luce altri presunti episodi di violenza. Non solo: una delle mamme già na volta aveva rimproverato l’istruttore per lo stesso motivo. A quel punto le famiglie hanno smesso di mandare le proprie figlie in palestra e hanno denunciato il tutto ai carabinieri. Così erano scattate le indagini coordinate dal pm Ercolani, andate avanti per mesi, fino a quando non è stato richiesto il rinvio a giudizio con l’apertura del dibattimento davanti al Tribunale di Rimini riunito in seduta collegiale. Al termine della prima udienza dei giorni scorsi il procedimento è stato rinviato, con la nuova udienza fissata per il 29 di maggio 2025.