REDAZIONE RIMINI

Riccione, la vicina di casa terrorizza una famiglia

La donna imbratta le porte con le feci e ricopre con cocci di vetro l’ingresso. Interviene il giudice

La donna imbrattava di feci le porte dei suoi vicini e disseminava l’ingresso di vetri

La donna imbrattava di feci le porte dei suoi vicini e disseminava l’ingresso di vetri

Riccione (Rimini), 27 gennaio 2020 - Vivono in ostaggio della vicina-strega. Una riccionese di 70 anni che ha deciso di rendere la vita un inferno alla famiglia che vive nella sua stessa palazzina. Una persecuzione fantasiosa e terrificante che ha mandato fuori di testa quei poveretti. I quali alla fine si sono decisi a denunciarla. Il giudice è già intervenuto con un divieto di avvicinamento nei confronti dei vicini: dovrà stare lontano e non potrà nemmeno rivolgere loro la parola. Il pubblico ministero invece ha già inviato l’avviso di conclusioni indagini per stalking, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio.

Sono ormai anni che la vicina terribile gliene fa di tutti i colori. La persecuzione è cominciata poco dopo il 2016, quando la sorella della 70enne che viveva nell’appartamento dove stanno le vittime, ha deciso di vendere. Anche nei suoi confronti la virago metteva in atto una serie di dispetti feroci, ma quando è stata interrogata dai carabinieri della Stazione di Riccione, titolari delle indagini, la donna ha spiegato che solo ora è venuta a conoscenza di quello che succede nella palazzina. Lei pensava infatti che la sorella, con cui c’erano vecchie ruggini, ce l’avesse soltanto con lei, e la situazione era arrivata a un tal punto di esasperazione che aveva deciso di vendere l’appartamento. Non immaginando che i nuovi proprietari sarebbero diventate le nuove vittime di sua sorella.

La quale aveva cominciato riempiendoli di ingiurie ogni volta che incrociava qualcuno della famiglia. Insulti pesanti e minacce. "Siete solo gentaccia – urlava loro dietro – non sapete educare le vostre figlie... sei la figlia del diavolo... dovete sparire... dovere morire di un colpo...". Poi era passata agli appostamenti. Non sapendo cosa fare tutto il giorno, passava il tempo a monitorare gli spostamenti della famiglia in questione. Appena vedeva che qualcuno di loro stava per rientrare, metteva in atto il piano che aveva organizzato. Qualche volta posizionava cocci di vetro davanti al portone di casa, altre spargeva sostanze oleose sulle scale condominiali e sul corrimano, appiccicandoci all’occorrenza anche peli di cane. Altre ancora rovesciava sul pianerottolo un bel po’ di rifiuti, oppure ‘decorava’ porta e garage con feci e urina di cane. Una vendetta, a suo dire, per i rumori molesti che i vicini di casa producevano. All’inizio le sue vittime avevano tentato di fare pace con quella donna, trovare un terreno d’intesa. Poi si sono resi conto che farli uscire di senno era in realtà la sua ragione di vita.

Condurre un’esistenza normale per loro era ormai diventato impossibile. A ogni passo che facevano dovevano guardarsi le spalle, fare attenzione a dove mettevano i piedi e soprattutto continuare a pulire le schifezze di cui lei li faceva oggetto. Ormai sull’orlo dell’esaurimento nervoso, si sono rivolti a un avvocato, Stefano Caroli, e hanno deciso di passare anche loro alle manieri forte e denunciare la ‘strega’. I carabinieri non ci hanno messo molto a raccogliere le informazioni necessarie, e messo insieme tutto sono andati dritti dal magistrato che ha chiesto al giudice il divieto di avvicinamento. Concesso a stretto giro di posta. "Il pericolo concreto – scrive il giudice – è che compia ulteriori condotte moleste e persecutorie nei confronti dei condomini,con l’ulteriore non trascurabile rischio che l’escalation persecutoria trascenda in atti lesivi dell’incolumità fisica".