LORENZO MUCCIOLI E FRANCESCO ZUPPIROLI
Cronaca

Tracce sui vestiti di Pierina, si cerca il dna: quando si sapranno gli esiti degli esami

Si sono conclusi gli accertamenti irripetibili per estrarre il materiale con cui comparare la ‘firma‘ biologica di Louis Dassilva. Analizzato anche un assorbente

Il giorno del delitto di Pierina Paganelli e nel riquadro l’indagato Dassilva

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Rimini, 13 luglio 2024 – Prima il coltello da cucina con una lama di 10 centimetri, trovato in casa di Louis Dassilva e Valeria Bartolucci. Poi i vestiti indossati da Pierina Paganelli, vittima dell’omicidio commesso in via del Ciclamino il 3 ottobre scorso: poi gli slip, la gonna e la maglia, squarciata da alcune delle 29 coltellate, inclusa quella letale sotto la clavicola. Quindi la borsa della vittima, che è stata controllata attentamente, sia internamente (dove si trovava anche un assorbente usato) che esternamente.

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Sono durati due giorni gli accertamenti sul materiale biologico e gli altri reperti provenienti dalla scena del crimine, affidati dal tribunale di Rimini al super perito, il genetista Emiliano Giardina, cominciati giovedì e proseguiti anche ieri, al policlinico dell’Università Tor Vergata di Roma. Tutti i reperti – inclusi gli indumenti di Dassilva, il 34enne senegalese unico indagato per omicidio – sono stati sottoposti a campionature e tamponature. Per i primi riscontri bisognerà però attendere fino al 20 agosto.

Tracce di materiale biologico, com’era prevedibile, sono state effettivamente repertate. Materiale biologico, ad esempio il sangue, che dovrà ora essere analizzato per estrarre del Dna ed eventualmente attribuirlo ad un soggetto specifico. Quel che preme agli agenti della squadra mobile, guidata dal commissario capo Marco Masia e coordinati dal pm Daniele Paci, è tuttavia stabilire il cosiddetto matching. Vale a dire una eventuale correlazione con il profilo genetico di Dassilva. Sotto la lente d’ingrandimento dell’esperto, anche due paia di pantaloni ginnici, consegnati dal 34enne agli investigatori. Indumenti che sarebbero stati lavati diverse volte. Saranno invece analizzati da un laboratorio ad hoc i tamponi rettali e vaginali.

Relativamente agli esami, oltre al super perito sono stati coinvolti anche i vari consulenti di parte a cominciare dal perito del pm Daniele Paci, che ha nominato la dottoressa Daniela Scimmi, direttore tecnico e biologo della Polizia scientifica di Roma. Per l’avvocato Riario Fabbri e la consulente Roberta Bruzzone, pool difensiva di Dassilva, la genetista forense Marina Baldi; per i difensori di Manuela Bianchi, nuora di Pierina, i consulenti sono il criminalista Davide Barzan e il generale Luciano Garofano, ex Ris di Parma; e per i figli della vittima rappresentati dagli avvocati Lunedei, il professore Adriano Tagliabbracci.