
Vermi nell'acqua minerale (foto Bove)
Rimini, 11 ottobre 2014 - Quando ha visto che ‘qualcosa’ si muoveva nell’acqua minerale che si era versato nel bicchiere, gli è quasi preso un colpo. «Vermetti neri che galleggiavano dentro la bottiglia, ed erano ancora vivi».
Un'esperienza da film dell’orrore, quella vissuta l’altra sera da una famiglia riminese che non è nemmeno riuscita a finire la cena a causa dello ‘choc’. A raccontare quello che è successo è Antonio Vanni, 71 anni, imprenditore, che ancora non riesce a capacitarsi di quello che gli è successo. «Ci eravamo appena messi a tavola — dice — e avevo aperto una bottiglia di acqua minerale da uno dei cartoni che la settimana scorsa mia moglie e mia figlia avevano comprato al supermercato. Beviamo sempre la stessa acqua da anni (una nota marca, ndr) e certo non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello di guardarci dentro».
Ma appena riempito il primo bicchiere, si rende conto con orrore che dentro ci sta galleggiando qualcosa di nero. «Era una specie di vermetto, o un insetto non meglio identificato». All’inizio ha pensato che ci fosse caduto dentro in quel momento, ma poi ha guardato la bottiglia e si è reso conto con sgomento che dentro ce n’erano altri. «Non ci potevo credere — continua Vanni — e sembravano anche ancora vivi. Ce n’erano anche nel tappo. Così ho preso una seconda bottiglia, e li ho trovati anche lì, tre-quattro. Stessa cosa con una terza e una quarta bottiglia, presa da cartoni differenti». A quel punto la famiglia ha mollato le posate. «Non siamo riusciti nemmeno a mangiare dallo schifo».
Quello che ora Vanni vuole sapere è come sono arrivati fin lì quelli che lui continua a chiamare ‘vermetti’. «Come si fa a vedere una cosa del genere? Come è possibile che possa accadere? Vai a comprare la roba e ci trovi dentro degli animali, e per di più vivi. Ancora non riesco a crederci. Quell’acqua minenale è stata acquistata in un supermercato, e non si è trattato di un’unica bottiglia, ma di quattro su quattro. Si vedono benissimo, sono ancora dentro che si muovono. E le altre bottiglie non le ho nemmeno ancora aperte». Però ha conservato tutto, anche se non ha ancora deciso cosa fare. «Penso che farò analizzare quest’acqua, e sto pensando di presentare una denuncia. Sono cose che non devono succedere, e se penso che io e la mia famiglia avremmo potuto ingoiare quella schifezza, mi vengono i brividi. So che non è la prima volta che in cibi e bevande vengono trovate delle ‘cose’, ma questa passa davvero ogni limite».