"Mantenere il vecchio sistema avrebbe penalizzato i nostri operatori". Così, San Marino cambia le regole per la cessione dei veicoli a persone residenti in Italia. È la segreteria di Stato alle Finanze a far sapere che nei giorni scorsi, dopo il via libera del Congresso di Stato, è stato promulgato un nuovo regolamento con il quale viene abrogato quello del 2007. Un cambio di passo vista "la necessità – si legge nella delibera del Congresso di Stato – di allineare le procedure e disposizioni relative alle cessioni dei veicoli nuovi oppure usati da parte dei concessionari e rivenditori sammarinesi verso l’Italia alle recenti modifiche operative e procedurali di immatricolazione apportate dall’Italia con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del mese di luglio scorso in riferimento ai veicoli provenienti dalla Repubblica di San Marino".
Cosa cambia? Il precedente regolamento imponeva a concessionari e rivenditori di auto e moto di effettuare le vendite di veicoli verso l’Italia esclusivamente con l’Iva prepagata. Fatta eccezione sotto i 150.000 euro di fatturato imponibile complessivo annuo per cui era prevista la possibilità di non pagare l’imposta sul valore aggiunto. "Contrastare le frodi – spiega il segretario di Stato alle Finanze, Marco Gatti a San Marino Rtv – nella vendita delle auto è un interesse condiviso tra Italia e San Marino. Non si tratta di una rinuncia di sovranità – sottolinea – Adesso i venditori sammarinesi possono cedere i veicoli anche senza Iva prepagata. Abbiamo un tavolo aperto con l’Agenzia delle Entrate per concordare misure ulteriori che rendano più veloci le immatricolazioni". A luglio per contrastare le frodi Iva, l’Italia ha disposto che dal 14 settembre, quindi da ieri, tutti i veicoli importati in Italia da San Marino dovranno ora superare alcuni controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, così come già avviene da anni per i veicoli di importazione dall’Europa. Ora si richiede la presentazione del modello F24, che attesti il pagamento dell’Iva relativa alla prima cessione interna del veicolo. L’Agenzia delle Entrate è stata incaricata di gestire e verificare la correttezza delle operazioni legate alle nuove disposizioni.