Vandali no vax scatenati al cimitero. Scrivono sui muri: "Il vaccino uccide"

L’episodio a Santa Giustina. Indagano gli agenti della Digos, la zona è sprovvista di telecamere

Vandali no vax scatenati al cimitero. Scrivono sui muri: "Il vaccino uccide"

L’episodio a Santa Giustina. Indagano gli agenti della Digos, la zona è sprovvista di telecamere

Un delirio no vax. Non ci sono altre parole per definire le scritte comparse sui muri del cimitero di Santa Giustina in questi giorni (nella foto). Frasi deliranti come Sanno tutti che il vax ha ucciso... i morti all’improvviso o ancora Mortalità esplosa per vaccinazione dolosa. Frasi scritte con vernice rossa a caratteri cubitali sui muri esterni che costeggiano via Premilcuore, all’ingresso del cimitero. Difficile credere sia stata opera di una sola persona. Chi ha agito ha imbrattato quasi tutti i muri lungo via Premilcuore: c’è voluto del tempo. Senza contare il rischio di essere scoperto, visto che l’ingresso del cimitero è proprio davanti alla via Emilia. I primi a scoprire cos’era accaduto sono stati alcuni dei residenti che si recano quotidianamente al cimitero, a pregare sulle tombe dei loro cari. Il Comune è già stato informato dei vandalismi, così come la polizia di Stato. Sull’episodio stanno indagando gli agenti della Digos. Ma non sarà facile risalire all’identità dei vandali, visto che la zona è sprovvista di telecamere.

Gli autori delle scritte hanno lasciato la solita firma dei no vax: la lettera ’w’ cerchiata e dipinta di rosso. Un simbolo già visto in tante altre occasioni durante la pandemia, anche a Rimini, quando attivisti no vax hanno protestato con atti vandalici contro i vaccini e il green pass. Ma le indagini della polizia al momento non escludono nessuna ipotesi: nemmeno quella che a compiere il gesto a Santa Giustina possa essere stato qualche mitomane che nulla ha a che fare con la galassia dei no vax, viste le frasi deliranti apparse sui muri del cimitero.

Nel frattempo il numero dei positivi e dei ricoverati per Covid, qui come nel resto della regione, continua a crescere. Secondo il bollettino di ieri sono saliti a 406 i pazienti positivi al Covid attualmente ricoverati in Emilia Romagna: un mese fa erano meno di 350. E sono 19 le persone in terapia intensiva, di cui una a Rimini. La situazione negli ospedali resta comunque sotto controllo. Nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati 121 nuovi casi di positività nella nostra regione – senza contare tutti quelli che non rientrano nel bollettino ufficiale, per effetto delle nuove regole di tracciamento – di cui 12 nel Riminese. Nella nostra provincia sono stati quasi 500 i casi di positività accertati nell’ultimo mese.

Manuel Spadazzi