
Un fazzoletto di terra ‘rossa’ imprigionato nella zona arancione. Ca’ Raffaello, piccola frazione di Badia Tedalda, in alta Valmarecchia, torna a far parlare di sé ora che la regione Toscana, di cui fa parte, è diventata zona rossa. Dopo l’ultimo dpcm, la legge parla chiaro: chi vive su territorio toscano ha divieto assoluto di uscire dal proprio comune. Solo per comprovati motivi che vanno dal lavoro alla salute. Pena? Multe salatissime. Per chi vive a Ca’ Raffaello? Il problema si ingigantisce: la frazione si trova conficcata nella Romagna, in zona arancione. Nel paesello non è presente nemmeno un market e neppure altri servizi come la banca, le Poste. E allora cosa succede? Alcuni ambulanti passano in paese per vendere alimenti e altri beni ma non basta. "Sono pensionata e devo fare la spesa grossa almeno una volta a settimana – racconta Maria, una residente lungo la Marecchiese – per forza mi allungo in Romagna, da noi c’è un supermercato. Siamo incastonati nel territorio di Pennabilli. Impossibile non spostarci nell’Emilia Romagna. Per arrivare nel mio comune ci sono 12 km di strada. E poi anche qui non trovo in un unico negozio le cose che mi servono. Per territori di confine come il nostro, l’eccezione deve superare la regola...".
Per andare a comprare latte e pane, serve sempre l’autocertificazione. "Il disagio è tanto – commentano altri cittadini di Ca’ Raffaello – perché non sappiamo se facendo così rischiamo ogni volta la multa. C’è chi deve andare a prendere i nipoti a Molino di Bascio o chi a Casteldelci, sempre in Romagna. Chi va a fare bancomat a Pennabilli". Il sindaco di Badia Tedalda, Alberto Santucci, assicura che in zona la tolleranza è alta: "Basta non approffittarsene quando ci si sposta lo si deve fare sempre con l’autocertificazione e di rado. Va specificato sempre ‘caso di necessità’. Anche per andare in banca, dal meccanico. Le forze dell’ordine conoscono bene la situazione e anche le prefetture". Il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini, assicura: "Il buon senso c’è". Rispetto al primo lockdown, "oggi non è possibile lavorare su dei ‘lasciapassare’ condivisi a livello amministrativo. Al momento andiamo avanti così. I residenti devono stare tranquilli".
Rita Celli