Oxford, 29 dicembre 2020 - "La scelta non è tra vaccinarsi o non vaccinarsi, ma tra vaccinarsi o restare suscettibili al virus. Vaccinarsi tutti e presto significa dare un bel calcio nel sedere a questo maledetto virus". A ribadirlo è Giacomo Gorini, il giovane immunologo riminese che fa parte della squadra di studiosi e ricercatori dell’università di Oxford, che ha sviluppato il vaccino prodotto dall’Astrazeneca. Un vaccino che, stando alle ultime notizie, in Inghilterra potrebbe avere finalmente il via libera dall’agenzia britannica del farmaco a giorni ed essere inoculato dal 4 gennaio.
Aspetterà il siero di Astrazeneca per vaccinarsi? "Che sia quello di Pfizer, di Moderna o il ’nostro’, non fa alcuna differenza. Io mi vaccinerei già oggi stesso, se fosse possibile, e lo farei con qualsiasi vaccino già disponibile e approvato dagli enti competenti. L’importante adesso – ripete l’immunologo, che in questi giorni si trova a Rimini dalla famiglia – è vaccinarsi". Lei ha rilanciato il suo appello anche domenica, in occasione del ’Vaccine day’. "Sì, perché è stata una giornata storica per per l’Italia e per l’Europa. Ora che vediamo la luce, è importante capire che il vaccino è da fare. Vaccinarsi tutti e presto significa dire addio alle mascherine, al disinfettante per le mani, al distanziamento sociale. Vuol dire poter riaprire i locali. Vuol dire lavoro. Vuol dire tornare a fare feste e ad abbracciare i nostri cari e i amici. Per questo corriamo a vaccinarci tutti, appena sarà possibile". Che tempi possiamo aspettarci per la distribuzione del siero di Astrazeneca in Italia? "Non ho informazioni nuove rispetto a quanto uscito sui media in questi giorni. Continuo a pensare che il vaccino che abbiamo sviluppato a Oxford, una volta in distribuzione, potrà veramente fare la differenza nella lotta alla pandemia. E’ un vaccino efficace, può essere conservato a soli 4 gradi fino a 6 mesi, potrà contare su un’enorme capacità produttiva grazie a una rete di produzione mondiale e avrà un costo bassissimo". Non resta che attendere... "Sì, perché siamo davvero vicini". Il vaccino di Astrazeneca, stando alle ultime dichiarazioni fate dall’amministratore della multinazionale Pascal Soriot, "è efficace al 95%" contro il virus "ed è in grado di eliminare al 100%" i sintomi gravi che portano al ricovero. "Riteniamo che il vaccino sia efficace anche contro la variante del virus, ma non possiamo esserne certi: così condurremo altri test", ha aggiunto Soriot. L’Europa, vale la pena ricordarlo, ha già prenotato circa 400 milioni di dosi del vaccino prodotto da Astrazeneca e sviluppato nei laboratori dello Jenner Institute di Oxford.