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Covid Rimini, primario: "Ricoverato un bimbo al giorno: vaccinateli"

La dottoressa Gina Ancora, a capo della terapia intensiva neonatale, lancia l’appello ai genitori. "È un gesto d’amore verso i vostri figli, proteggeteli dal virus"

Gina Ancora, primario della terapia intensiva neonatale

Gina Ancora, primario della terapia intensiva neonatale

Rimini, 15 gennaio 2022 - "Vaccinate i vostri bambini. Fatelo come gesto d’amore: il vaccino è sicuro e proteggerà i vostri figli". E’ l’appello che lancia Gina Ancora, primario della terapia intensiva neonatale, alla vigilia del nuovo open day vaccinale ai più piccoli. A Rimini si terrà domani per tutto il giorno (dalle 9 alle 19) al Colosseo dell’Ausl, e sarà rivolto a bambini e ragazzi tra i 5 e i 19 anni. La vaccinazione sarà ad accesso libero, senza bisogno di prenotare. La Ancora si augura che "tanti genitori riminesi, che sono ancora scettici o indecisi, scelgano di portare i loro figli".

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Fin qui Rimini è stata la maglia nera per le vaccinazioni anti-Covid, anche tra i più piccoli. "Vero. Secondo il dato (aggiornato al 12 gennaio) si sono vaccinati nella nsotra provincia 1.497 bambini tra i 5 e i 12 anni, mentre a Ravenna sono state somministrate 2.039 dosi, a Forlì 1.172, a Cesena 1.308. Il dato di Rimini è il più basso, anche se fortunatamente sta crescendo. Ai genitori dico: vaccinate i vostri figli anche per proteggere quelli più piccoli, sotto i 5 anni, che ancora non possono essere immunizzati".

I casi di positività tra i bambini più piccoli sono in crescita? "Purtroppo sì. Dal primo gennaio sono stati 350 al Pronto soccorso gli accessi di bambini, di questi 70 per Covid. E in 15 casi si è reso necessario il ricovero: in pratica in queste due settimane abbiamo ricoverato un bambino al giorno. I bambini non sono a rischio zero, e quelli sotto i 5 anni sono ancora più esposti non potendo essere vaccinati".

Tra loro ci sono anche figli di No vax? "Sì, e quando i figli si ammalano il loro atteggiamento cambia radicalmente: si fidano delle cure, delle terapie. Non solo: di recente abbiamo avuto una bambina ricoverata in terapia intensiva e i genitori, entrambi No vax, per poterle stare vicino hanno deciso di vaccinarsi".

Eppure non poche famiglie restano scettiche sulla vaccinazione: come convincerle? "Con la forza dei numeri, prima di tutto. Un recentissimo studio ha evidenziato che su 8,7 milioni di bambini tra 5 e 11 anni vaccinati nel mondo, solo lo 0,05% abbia avuto reazioni avverse, e in quasi tutti i casi sono stati effetti collaterali minimi. Ma oltre al tema della salute, c’è uno non meno importante".

Quale? "La quarantena è uno choc per un bambino. Proteggere i piccoli significa evitare anche conseguenze psicologiche".

Lei sua figlia l’ha vaccinata? "Non c’è stato bisogno. Mia figlia ha 19 anni e si è vaccinata per scelta. Non solo: ha convinto tanti amici a fare altrettanto".