Un terzo degli alberghi chiude entro il 10 settembre

Sondaggio su alberghi rivela occupazione variabile, con chiusure anticipate e speranze per settembre. Critiche e proposte per migliorare la stagione turistica.

Un terzo degli alberghi chiude entro il  10 settembre

Giosuè Salomone, albergatore e direttore Conflavoro Rimini commenta la parte finale della stagione turistica

Occupazione tre il 51 e il 70% per un terzo degli alberghi, discreta o quantomeno "accettabile" per due strutture ricettive su tre, mentre una su tre chiuderà i battenti "prima del 10 settembre", con un altro terzo che si fermerà prima del 20. Sono alcuni dei risultati di un sondaggio, intitolato "Fine stagione", lanciato nei giorni scorsi da Riviera Sicura sulla piattaforma Survio, e ’Sicuramente Romagna’. Hanno risposto ai quesiti circa 110 alberghi. Il 14% degli alberghi stagionali chiuderà entro il 30 settembre, il 14% a ottobre. Qui gioca il traino degli eventi settembrini, tra secondo MotoGp, Tecnargilla, Mondiali di pattinaggio ecc. Da "accattabile" a "ottima" l’occupazione prevista a settembre, con tariffe in linea col 2023. Domanda ’cosa migliorerebbe l’occupazione a fine stagione?’: tra le proposte: apertura posticipata della scuola, aeroporto con voli da Germania, Francia, Belgio, bel tempo, fiere e congressi, eventi, sportivi e non, più collegamenti con pullmani per agevolare arrivi di pensionati, servizi citttadini e di spiaggia: "tutti chiudono". Ancora, "non aver avuto la mucillagine", "piscine e strutture più accoglienti".

"Si è parlato a lungo di una stagione tra luci ed ombre, personalmente di luci ne ho viste ben poche – commenta Giosuè Salomone, albergatore e direttore Conflavoro Rimini –. Senza una visione globale della destinazione turistica è inutile sperare in una ripresa". "Speravamo in un settembre che potesse compensare un giugno deludente ,ma così non è stato – aggiunge il presidente Conflavoro, Corrado Della Vista –. La stagione è stata veramente corta con una curva in discesa anche per luglio ed agosto. Serve un’ adeguata promozione del territorio che offre molto oltre al turismo balneare. E un prodotto di qualità che possa abbracciare anche il business ed il fieristico, oltre al turismo esperienziale".