
Alfredo Rastelli, presidente. Confcommercio Riccione
Più valore al commercio, la ferita di Radio Deejay e la richiesta di un tavolo di confronto per impostare la strategia turistica. Alfredo Rastelli, da poco confermato alla guida di Confcommercio, fa il punto e invia messaggi alla giunta Angelini.
Rastelli, la sindaca ha parlato di un milione di arrivi entro il 2028, è soddisfatto?
"Beh, dalla sindaca abbiamo ascoltato i parametri che ci ha fornito. Se andrà così lo vedremo. Per ora vediamo quello che sta accadendo".
A cosa si riferisce?
"La scelta di chiudere con Radio Deejay appare come un togliere qualcosa che c’era. La stessa cosa si potrebbe dire con la decisione di non prevedere installazioni primaverili in centro a partire dalla Pasqua. Al momento vediamo situazioni che vengono a mancare e che immagino avranno ripercussioni sul mercato turistico. Il rapporto con Deejay faceva ormai parte del Dna di Riccione. Forse l’assenza della radio non porterà minori presenze turistiche, ma se perdessimo affezionati alla città e a quel prodotto lo capirei. Ora vediamo cosa arriverà".
Cosa si aspetta?
"Oggi non ho chiara quale possa essere l’alternativa a cui lavora l’amministrazione. Attendiamo di capirlo e di vedere come procederà l’estate, poi potremo valutare il risultato".
Il report di Kpmg sullo stato del turismo riccionese cosa le ha lasciato?
"E’ un ottimo lavoro, puntuale. Attraverso una visione esterna della città ci permette di vedere lo realtà e le azioni da intraprendere. Ho solo un rammarico".
Ce lo dice?
"Il commercio. Non se n’è parlato, mentre penso che il commercio abbia fatto la storia di Riccione e avrebbe meritato una trattazione più accurata. Per il resto ci dicono che va riqualificato il prodotto spiaggia, quello alberghiero ed anche la ristorazione. Bene, ma come? Difficile obbligare un albergatore di un due stelle a investire per rivoluzionare il prodotto?".
Se arrivassero più turisti, sopratutto più stranieri, sarebbe una conseguenza, non crede?
"Potrebbe, come penso che il rinnovo delle concessioni balneari possa innescare un rilancio della spiaggia. Ma in tutto questo serve una strategia".
Quella del Comune non la convince?
"Ancora non mi è stato detto quale sarà. Abbiamo chiari i punti critici, ora mi auguro si psosa aprire un tavolo con le categorie per parlarne".
Vorrebbe la Dmo (Destination management organization)?
"Se ne parla, vediamo i presupposti. Ritengo ci si debba sedere e tirare fuori le idee. Ma ci sono anche altre leve come l’aeroporto su cui dobbiamo puntare perché aumentino voli e passeggeri".
Andrea Oliva