Un invaso sul Titano contro la siccità

In Consiglio grande e generale piomba l’emergenza idrica e si torna a parlare del progetto di Gorgascura

Un invaso  sul Titano contro la siccità

In Consiglio grande e generale piomba l’emergenza idrica e si torna a parlare del progetto di Gorgascura

L’emergenza idrica e il calo delle nascite scatenano il dibattito in Consiglio grande e generale. Da appena qualche giorno a San Marino è vietato annaffiare i giardini, lavare privatamente le auto e, tra le altre cose, riempire le piscine. Il Titano soddisfa il proprio fabbisogno idrico mediante l’approvvigionamento principalmente dall’estero. E sulla questione in Consiglio si è tornati a parlare del progetto del bacino imbrifero a Gorgascura. Che potrebbe rendere la Repubblica autonoma dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. A ritornare su quel progetto è Matteo Casali (foto) di Repubblica Futura. "Non piove e l’estendersi di aree di siccità è un problema mondiale che ci coinvolge – dice in aula in consigliere di opposizione – Si discute della realizzazione di un invaso artificiale sul torrente San Marino in località Gorgascura. Mi preme comunicare lo stato dell’arte degli studi tecnici. Il fabbisogno idrico si attesta a 3,6 milioni di litri cubi all’anno, l’approvvigionamento dipende essenzialmente dall’estero. Tutti gli scenari evidenziano i benefici che deriverebbero dall’intervento. Il costo è variabile dai 48 ai 130 milioni di euro. Si ribadisce la necessità dell’approfondimento della realizzabilità dell’invaso dal punto di vista tecnico, urbanistico e ambientale. Che fare allora? Abbandonato l’approccio dilettantistico e incentrato sulla propaganda, occorre varare al più presto gli strumenti di governo colpevolmente mai adottati. In particolare il Piano di gestione e tutela delle acque. Le parole chiave sono approvvigionamento, riuso e risparmio". "La nostra proposta – sottolinea Giovanni Zonzini di Rete – è quella di una società controllata dallo Stato che tramite aumenti di capitale possa raccogliere capitali per fare investimenti in ambito energetico e idrico". Il tema dell’acqua ritorna nell’intervento di Aida Maria Adele Selva della Democrazia cristiana. "Un tema fondamentale perché senz’acqua non c’è vita – dice – Cruciale per il settore agricolo e non solo. Si potrebbe cominciare a recuperare gli invasi in territorio". Ma intanto, visto lo stato d’emergenza, per chi non rispetta le regole le multe sono salate: fino a 2.000 euro per chi sgarra.