REDAZIONE RIMINI

Un arbitro nella bufera. Rapuano bocciato in Supercoppa: "Ma in ogni caso è un grandissimo"

Filippo Giorgetti, sindaco di Bellaria ed ex collega del fischietto riminese: "So quanto lavoro c’è per arrivare a certi livelli, per questo lo assolvo nonostante le critiche dopo Inter-Napoli" .

Un arbitro nella bufera. Rapuano bocciato in Supercoppa: "Ma in ogni caso è un grandissimo"

"Conosco Antonio Rapuano da anni, ci siamo allenati tante volte insieme allo stadio Romeo Neri: un ottimo arbitro, un ragazzo serio, mite e tranquillo". Lo afferma il sindaco di Bellaria Igea Marina, Filippo Giorgetti, che ha arbitrato partite anche di serie C fino al 2012, e da allora è membro del Comitato regionale Emilia Romagna della Figc, Federazione gioco calcio. In pratica, segue le partite, dalla Prima categoria all’Eccellenza, e dà ’le pagelle’, ovvero una valutazione agli arbitri. Anche per questo non si tira indietro alla richiesta di un parere sul contestato arbitraggio di lunedì sera di Rapuano a Riad, nella finalissima di Supercoppa italiana tra Inter e Napoli ’esportata’ in Arabia Saudita. Tra le accuse principali mosse al fischietto riminese, arruolato nella polizia locale di Rimini da oltre un decennio, in precedenza - dal 2006 - in servizio a Riccione, quella di aver dato il secondo cartellino giallo a Simeone, con successiva espulsione che ha lasciato il Napoli in 10. "Lo step on foot, il pestone sul piede – continua Giorgetti – comporta l’ammonizione automatica". Ma le perplessità riguardano più la prima ammonizione a Simeone... "Lo accusano di aver utilizzato due diversi metri di giudizio nel primo e nel secondo tempo – continua il sindaco ex abritro –. Ma la partita può cambiare di intensità e registro. E’ una cosa normale. Ci può stare".

Quindi, pollice alzato? "Lo assolvo, sapessi quanta fatica c’è dietro, quanto impegno e quanto lavoro per arrivare a quel livello". "In ogni caso – conclude Giorgetti – è una gran de soddisfazione che un arbitro romagnolo sia a quel livello".

Antonio Rapuano è stato il primo direttore di gara riminese ad arbitrare in serie A. Laureato in Economia, 39 anni da compiere il prossimo 10 aprile, Rapuano è figlio d’arte: suo padre, già maresciallo dell’Aeronatica, è stato arbitro, assistente di gara in serie B. Un cugino, suo omonimo, stesso nome e stesso cognome, arbitro in Promozione. In passato ha fatto parte del Nucleo antiabusivismo della polizia locale di Rimini, è tra i 19 agenti premiati per l’operazione antidroga Kebab connection, del 2013, con oltre 50 pusher arrestati. Successivamente assistente nel reparto mobilità stradale, attualmente fa parte del Distaccamento di Viserba della polizia locale. Come tutti gli arbitri, è sottoposto dall’Associazione italiana abritri (Aia) al divieto di rilasciare interviste, se non autorizzate dai piani alti. E al momento, non è aria.

Mario Gradara