REDAZIONE RIMINI

Tutti contro le residenze atipiche

L’emergenza casa e il caro-affitti piomba in Commissione Esteri. Beccari: "Incidono più fattori"

Tutti contro le residenze atipiche

La Commissione Esteri punta i fari sulle residenze atipiche e sull’impennata di prezzi e affitti delle case sul Titano. E lo fa nella seduta in cui si mette sotto la lente la legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica. Seduta che prevede anche una parte in modalità segreta, relativa al monitoraggio sulle residenze. Poi i lavori riprendono in modalità pubblica con i riferimenti su nomine di ambasciatori e diplomatici e con l’esame delle pratiche per la concessione di residenze. Accolte 12 pratiche relative alla concessione della residenza atipica pensionati. Sulle quali si apre il dibattito, su invito del commissario Alessandro Rossi del Gruppo misto-Demos "a compiere una riflessione su questo tipo di residenze, in particolare, alla luce delle ricadute registrate sul mercato immobiliare, per sapere se c’è già in essere – dice – una valutazione sull’opportunità di questo strumento o sui possibili effetti dannosi". Condivide l’auspicio il presidente Denise Bronzetti di Npr, che conferma l’attualità del tema, legato al problema del reperimento di immobili in territorio e ai loro costi. Bronzetti chiede quindi al segretario di Stato agli Esteri, Luca Beccari, di valutare se estendere la riflessione ad altre Commissioni e se è possibile conoscere i dati sulle proprietà immobiliari, soprattutto quelle riferite alle banche.

Il Segretario apre alla proposta, riconoscendo la necessità di una revisione generale della normativa a seguito dell’accordo di associazione con l’Ue. "Non so se, dopo l’accordo, vale la pena mantenere il termine delle residenze ‘per pensionati’ – aggiunge – dato che rientreranno nella categoria dei lavoratori non economicamente attivi, per i quali l’accordo prevede delle quote". Però il ministro Beccari riconduce solo parzialmente le residenze atipiche per pensionati al problema-casa: "Credo ci sia una problematica che non dipenda necessariamente da queste residenze, ma da più fattori – sottolinea – Piuttosto, l’arrivo di questi nuovi residenti ha avuto come effetto quello di rivitalizzare il settore dell’edilizia, che si è rimesso in moto, e a sua volta, di rivitalizzare il mercato degli immobili che negli anni passati aveva registrato una svalutazione importante. Sulla tematica sociale e il problema casa- incide anche la presenza di studenti a San Marino. Ora che l’ateneo è cresciuto con più corsi universitari di cinque anni pieni forse è ora di pensare alla realizzazione di uno studentato". Quindi, "abbiamo gli studenti universitari, abbiamo nuovi residenti e i professionisti che vengono a vivere in territorio – conclude – sono molti i fattori che incidono sulla disponibilità degli immobili".