REDAZIONE RIMINI

Turismo, Rimini regge a giugno. Il sindaco: "Dati in linea col 2023. Buone le prospettive per luglio"

Il bilancio ricavato dagli incassi della tassa di soggiorno. Sadegholvaad: "Rimini wellness e il Tour ci hanno aiutato".

Turismo, Rimini regge a giugno. Il sindaco: "Dati in linea col 2023. Buone le prospettive per luglio"

Turismo, Rimini regge a giugno. Il sindaco: "Dati in linea col 2023. Buone le prospettive per luglio"

È stato un giugno difficile per il turismo, ma Rimini, stando almeno agli incassi della tassa di soggiorno, ha retto il colpo. Rispetto al 2023, stando alle presenze dichiarate dagli hotel, i pernottamenti sono cresciuti di quasi il 2 per cento a Rimini il mese scorso. Va ricordato che nel giugno 2023 era andata male: per effetto dell’alluvione di maggio e delle conseguenti disdette in Riviera, le presenze erano diminuite dell’1 per cento sul 2022, e addirittura del 16 per cento sul 2019.

Vede il bicchiere mezzo pieno il sindaco. "Abbiamo avuto fino a maggio un anno record grazie a fiere, congressi, eventi e a una città che, grazie ai servizi pubblici e privati, è sempre di più una meta annuale, e non solo stagionale – premette Jamil Sadegholvaad – Leggendo le cronache locali e nazionali, giugno è stato senza dubbio un mese complesso per le località balneari italiano. L’incertezza meteo e le criticità per il turismo interno (pochi soldi in tasca per gli italiani) sono le cause individuate per il calo dei turisti in Toscana, nel sud Italia e anche in Romagna". Eppure, "dai primi dati della tassa di soggiorno Rimini ha ottenuto a giugno un risultato in linea col 2023, con un piccolo segno più. È chiaro che il Tour de France e Rimini wellness hanno avuto un ruolo importante in questo risultato". Secondo Sadegholvaad, "parlando con gli operatori ci sono buoni riscontri e sensazioni per luglio e agosto". Ma "al di là di questo dovremmo non discutere più dell’andamento del turismo mese per mese, e guardare ai grandi obiettivi su medio periodo". Insomma: vanno trovate soluzioni "per incrementare il turismo straniero e rilanciare quello dei nostri connazionali". Per la Riviera la svolta non può che arrivare dal rilancio dell’aeroporto. Ma intanto Rimini guarda ai risultati positivi avuti fin qui: nei primi sei mesi le presenze sono cresciute circa del 12,5 per cento, quasi 300mila in più rispetto all’anno scorso.