Rimini, 2 novembre 2019 - Un melanoma di tipo maligno scoperto grazie alle estetiste. Non smette di ringraziare quelle ragazze, Mirela Hodo, 37 anni, residente a Rimini, dipendente di un’agenzia di pulizie, mamma di due bambini.
Ci racconti bene come è andata. «Ero andata al centro estetico per fare la ceretta. E’ accaduto questa estate e una delle ragazze mi ha detto: attenzione, perché questo neo non mi piace. E’ strano, è meglio se lo fai vedere a un medico».
E lei che cosa ha fatto? «Onestamente quella prima volta non ho dato il giusto peso, poi essendo dietro a una gamba io non riuscivo a vederlo. Avevo molte cose da fare, problemi con il bambino più grande che non sta bene. Purtroppo ha già subito molti interventi al Bambin Gesù perché ha una malattia rara. Era un momento molto difficile, tante spese per andare avanti e indietro da Roma, fermarsi giù per il soggiorno, tutte cose che continuano, però in quel momento non riuscivo proprio a pensare a me stessa, quindi non sono andata a far vedere nulla. Ho tirato avanti così».
Poi cosa è successo, quando si è decisa? «Sono tornata al centro estetico per fare ancora la ceretta e anche questa volta le ragazze si sono preoccupate, dicendo che il neo aveva due colori e che dovevo assolutamente andare a fare una visita. Che non dovevo lasciare perdere perché poteva essere molto pericoloso. Insomma, hanno talmente insistito che, questa volta, ho deciso di andare a farmi visitare».
Dove si è recata? «Sono andata prima dalla mia dottoressa, quella di famiglia, che è bravissima e, dopo aver osservato il neo, mi ha fatto una richiesta di visita urgente, così sono andata nell’ospedale di Rimini, dove sono stata vista dai medici della dermatologia».
Cosa le hanno detto? «Che era un melanoma che se lasciato per conto suo poteva diventare molto, molto pericoloso perché era maligno».
Quindi lo hanno tolto? «Certo, il 27 settembre sono stata sottoposta a intervento nel reparto di Dermatologia dell’ospedale di Rimini. Un reparto non solo con bravissimi professionisti, ma anche molto accogliente e con tante persone gentili. Il sei novembre devo tornare per fare la medicazione, ma è andata bene. Almeno questa volta perché già faccio fatica a camminare considerati alcuni miei problemi, però sorrido ugualmente perché ho la mia famiglia, un marito che mi vuole bene e mi aiuta. E poi non posso dimenticare che nella vita si incontrano anche persone eccezionali, che si preoccupano anche delle altre persone, non limitandosi a fare solo il proprio lavoro, ma andando oltre, insistendo affinché stiano bene».
Immagino ci sia qualcuno che vuole ringraziare. «Se posso sì, perché devo a queste ragazze la mia vita. Il centro estetico è Serendipity Artestetica, in via Caduti di Marzabotto, all’interno lavorano Catia e Fatma che sono le titolare e Silvia che è la dipendente. Io non smetterò mai di dire loro grazie perché se non era per la loro insistenza, per la loro sincera preoccupazione affinché andassi subito da un medico, questa cosa poteva veramente costarmi molto cara».