MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Tre milioni per ’tornare’ in Paradiso. La storica discoteca rasa al suolo: al suo posto un palazzo dell’arte

Niente più balli: a Covignano sorgerà un centro culturale che ospiterà mostre ed eventi. Maxi investimento per la nuova struttura, al suo interno ci sarà anche un omaggio a Gianni Fabbri

Tre milioni per ’tornare’ in Paradiso. La storica discoteca rasa al suolo: al suo posto un palazzo dell’arte

Niente più balli: a Covignano sorgerà un centro culturale che ospiterà mostre ed eventi. Maxi investimento per la nuova struttura, al suo interno ci sarà anche un omaggio a Gianni Fabbri. .

Rimini, 6 settembre 2024 – Tre milioni per tornare in Paradiso. Della storica discoteca aperta nel 1957, che ha fatto la storia di Rimini, non è rimasto più nulla. I lavori di demolizione sono finiti: il locale è stato raso al suolo. Da alcune settimane sono iniziati gli scavi per le fondamenta della struttura che sorgerà al posto del locale che, sotto la gestione di Gianni Fabbri (nella foto), diventò uno dei templi della notte in Riviera. Il ’nuovo’ Paradiso non sarà più una discoteca, ma un avveniristico centro per l’arte e la cultura. Così ha deciso il gruppo di imprenditori che nel 2018, tramite la Filo srl (la società amministrata dal commercialista Gabriele Baschetti e controllata da una loro fiduciaria) ha acquistato il Paradiso all’asta per un milione.

Il progetto della nuova struttura, affidato all’architetto Eduard Mijic in collaborazione col Polistudio, è stato leggermente rivisto nella disposizione degli spazi interni, ma è rimasto identico nella sua filosofia. Niente balli, né ristorante nella nuova struttura, che sarà un centro dedicato a mostre, eventi culturali e (forse) concerti. Una seconda vita per il Paradiso, completamente diversa dalla prima. Ma l’investimento per la nuova struttura sarà comunque importante: oltre 3 milioni di euro. Una spesa ingente, per un centro culturale che – nelle intenzioni dei proprietari – non avrà uguali, anche dal punto di vista architettonico e delle soluzioni green adottate per la struttura. Verrà risistemato il giardino, che era uno dei fiori all’occhiello del Paradiso. La struttura occuperà una superficie leggermente inferiore rispetto a quella della discoteca, che si sviluppava su oltre 3mila metri quadrati.

L’apertura del ‘nuovo’ Paradiso potrebbe avvenire nel 2026. Anche se non sarà più una discoteca, il centro culturale porterà alcuni segni del mito del Paradiso e di Gianni Fabbri, lo storico patron morto nel 2004. Un omaggio ai bei tempi andati, in un luogo che vuole guardare al futuro.