Malore fatale per un ciclista di 83 anni sulle Siligate. E’ quanto accaduto ieri pomeriggio intorno alle 16 sulla statale Siligata, nella corsia in direzione Pesaro, nei pressi del negozio "la murrina". Il ciclista, Nevio Cicioni, di Rimini, si è sentito male all’improvviso mentre stava pedalando insieme a un conoscente lungo il tratto che collega Romagna e Marche. L’amico che era con lui si è accorto del malore ed entrambi si sono fermati per chiedere aiuto e contattare i soccorsi. Tra le macchine in transito in quel momento c’era anche quella di un autista del 118 fuori servizio che si è tempestivamente attivato per fornire all’uomo le prime cure. Ha tentato disperatamente di rianimarlo in attesa dell’arrivo, sul posto, di due ambulanze da Pesaro che in pochi minuti erano lì. Altri automobilisti si sono fermati nella speranza di poter essere d’aiuto. Purtroppo per il ciclista non c’è stato nulla da fare e i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I rilievi sono stati effettuati dalla polizia. Due squadre di agenti della questura, infatti, hanno provveduto a gestire il traffico consentendo ai sanitari di poter intervenire in sicurezza.
Quanto avvenuto ieri pomeriggio ha destato profondo cordoglio e commozione tra chi, trovandosi a passare in quell’area, ha notato la tragica presenza di un lenzuolo bianco a fianco della carreggiata a coprire il corpo senza vita del ciclista. La polizia ha provveduto anche a effettuare la procedura di identificazione del corpo per avvisare la famiglia della tragedia avvenuta.
Questo drammatico episodio riaccende l’attenzione sui rischi a cui vanno incontro i cicloamatori. Nonostante la passione per la bicicletta sia un’attività salutare e molto diffusa, soprattutto tra i ciclisti anziani, è fondamentale essere consapevoli delle potenziali criticità. Lo sforzo fisico prolungato e i malesseri improvvisi possono rappresentare un pericolo serio, in particolare su strade come la Siligata, dove il traffico intenso e l’assenza di aree di sosta sicure possono complicare l’intervento dei soccorsi. Questa vicenda lascia una profonda riflessione sull’importanza di un intervento tempestivo ma anche sulla necessità di diffondere una maggiore cultura della sicurezza tra gli appassionati di ciclismo. Gli enti locali e le autorità stradali potrebbero contribuire con infrastrutture più adeguate, come piste ciclabili protette o punti di emergenza attrezzati, per garantire ai ciclisti maggiore serenità durante le loro uscite.