Toto Segretari, tra cambi e conferme. Il nuovo governo prende forma

La Dc è pronta a tenere per sé i ministeri di spicco: Beccari e Gatti ancora a Esteri e Finanze. Mularoni verso l’Istruzione e c’è Lonfernini per sostituirla alla Sanità. Ad Ar vanno i dicasteri di Territorio e Lavoro.

Toto Segretari, tra cambi e conferme. Il nuovo governo prende forma

Toto Segretari, tra cambi e conferme. Il nuovo governo prende forma

Con l’accordo di maggioranza ora saldamente nelle mani dei Capitani Reggenti, a San Marino scatta ufficialmente il toto segretari di Stato. Con i giochi che potrebbero essere se non già fatti, sicuramente quasi.

La Democrazia Cristiana appare quantomai pronta a tenersi stretti i ministeri più di spicco del Titano. Confermando anche i Segretari uscenti. Infatti, Luca Beccari e Marco Gatti sono pronti a tenersi stretti rispettivamente Esteri e Finanze. Dc che potrebbe tenere nelle proprie mani, rispetto alla precedente legislatura, anche Sanità e Giustizia. E aggiungendo l’Istruzione al posto del Territorio. Qui c’è maggiore incertezza su chi ci sarà a capo di quelle Segreterie.

Mariella Mularoni potrebbe passare dall’attuale Sanità all’Istruzione, con Teodoro Lonfernini a prendersi cura non più del Lavoro, ma della Sanità. Ministeri alla mano, ora restano in due per una poltrona: Massimo Andrea Ugolini (ex Giustizia) e Stefano Canti (ex Territorio). Uno tra i due si prenderà la Giustizia. Meno dubbi in casa Partito dei socialisti e dei democratici. Con Federico Pedini Amati pronto a tenersi stretto il Turismo. Cambia ‘palazzo’ invece Andrea Belluzzi, a quanto pare destinato agli Interni.

Poi c’è Libera che, alla fine, come richiesto pare abbia ottenuto il Territorio, ambito anche da Alleanza Riformista. Territorio di cui potrebbe prendersi cura il segretario Matteo Ciacci. Libera che è pronta anche a prendersi il Lavoro, ministero destinato ad Alessandro Bevitori. La partita sulle deleghe è invece ancora tutta da giocare.

Decisamente ambite quelle alle Aziende autonome, ai Servizi e ai Lavori pubblici. Che potrebbero proprio finire nelle mani di Libera, ma anche no considerando che una delle due è ambita dalla coalizione Democrazia e Libertà. Ad Alleanza Riformista, c’è da pensare, spetti una sola segreteria di Stato e sarà quella all’Industria. A sedersi sulla poltrona della Segreteria potrebbe essere Rossano Fabbri, in corsa anche per le deleghe a Telecomunicazioni e Sport. Queste le ipotesi, ma la maggioranza appena costituita ha ancora un po’ di tempo, almeno un paio di settimane, per arrivare alla composizione definitiva del nuovo Congresso di Stato. Per poi bussare nuovamente alla porta dei Capitani Reggenti presentando la nuova squadra di governo.