"Questo è un nuovo inizio". Le parole pronunciate da Renata Tosi, candidata alle regionali con Forza Italia, dopo le 1.769 preferenze raccolte a Riccione, suonano come rivincita per le civiche del centrodestra, e come una minaccia per chi oggi governa.
Renata Tosi, se l’aspettava?
"Devo dire che mi hanno aiutata molto, non ho fatto tutta da sola. E’ stato un risultato corale, che come civiche abbiamo conquistato tutti assieme, e questo è importante, un bel segnale. Siamo andati oltre le aspettative. E’ stato un bell’abbraccio da parte di Riccione".
Sta già pensando alle prossime comunali?
"Vedo nel voto di queste regionali un bel segnale. Il centrodestra unito è arrivato nuovamente ai livelli del 2020, e non era affatto scontato visto che questa volta il centrosinistra è andato avanti in tanti altri territori nel riminese. Invece in città gli elettori hanno nuovamente apprezzato la nostra proposta. D’altronde stiamo vivendo come cittadini questa brutta esperienza con questa amministrazione comunale. La città è ferma, il mondo economico soffre questa situazione. Penso che il voto mostri come questa condizione sia oggettiva e non una sensazione personale".
D’ora in poi sarete voi a dare le carte nel centrodestra?
"Penso che il progetto civico sia stato rilanciato da questo voto, e devo ringraziare Forza Italia perché in questa proficua collaborazione ci ha aperto le porte senza fissare paletti o mettere veti, e io sono stracontenta di stare al fianco dei colleghi candidati. Oggi credo che sia chiaro che nel centrodestra non si possa fare a meno della civica. Ora va costruito un progetto nuovo e credibile in vista delle comunali. Per noi è un nuovo avvio".
Un pensierino a candidarsi nuovamente come sindaca lo ha fatto?
"Mancano due anni e mezzo al voto, è tanto tempo ed inoltre non è questo il tema da affrontare oggi. Adesso rilevo il grande risultato della civica. La nostra non era una candidatura singola".
Parla del progetto per Riccione, ma per poco non finiva nell’assemblea regionale.
"Circa quattrocento voti. In Forza Italia sono stata la terza più votata in regione. Ancora 400 voti e potevo diventare consigliere regionale. Non sono rammaricata per me, quanto per il territorio che avrebbe avuto un interlocutore in più per cercare di cambiare le cose e sostenere il nostro tessuto economico. Confido di poter aiutare Nicola Marcello in questo".
Sta dimenticando le consigliere regionali del Pd, Parma e Petitti.
"E’ lo stesso centrosinistra di prima. E se guardo alla futura giunta di de Pascale saranno anche le stesse persone, per lo più. Non penso cambierà nulla".
Quei 400 voti bruciano...
"Chissà che non sia un presagio"
In che senso?
"Nel 1999, ero nell’allora lista civica nata a Riccione che fece un grande risultato riuscendo a eleggere un consigliere. Io ero la prima dei non eletti, proprio come per le elezioni regionali. Nel 1999 per me iniziò tutto. Oggi vedo il risultato come un nuovo inizio, e sono contenta che gli elettori si siano fidati di me".
Andrea Oliva