Almeno per ora San Marino può tirare un sospiro di sollievo. Grazie a un provvedimento ad hoc, infatti, i cittadini del Titano e i residenti già sottoposti ad un ciclo vaccinale saranno esentati dall’obbligo del Green pass (laddove richiesto) fino al 15 ottobre prossimo. Una buona notizia per gli abitanti della piccola Repubblica che rischiavano altrimenti di dover rimanere fuori da bar e ristoranti italiani, ma anche da cinema, palestre ed eventi. Per il Congresso di Stato si tratta di "una decisione che conferma lo spirito di collaborazione e il dialogo continuo che le istituzioni sammarinesi e quelle italiane hanno instaurato in campo medico fin dall’inizio della pandemia, e che giunge dopo la firma del protocollo di mutua collaborazione in ambito vaccinale dell’11 gennaio scorso". Sul tavolo, tuttavia, resta aperta una questione: quella legata al riconoscimento da parte di Ema (Agenzia europea per i medicinali) di Sputnik, il siero russo a cui hanno fatto ricorso oltre 20mila sammarinesi. L’Italia, da questo punto di vista, ha le mani legate, come specificato anche dal ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa di giovedì scorso. "L’Italia ha una relazione assolutamente costruttiva con Ema, ma la procedura dentro l’agenzia è ancora in itinere e noi vincoliamo come paese l’approvazione di vaccini solo all’approvazione di Ema". All’orizzonte, in queste ore, si profila dunque una nuova ipotesi, ovvero che il richiamo – quella che generalmente viene chiamata la terza dose – per i cittadini sammarinesi possa avvenire con un siero diverso da Sputnik. Ipotesi, naturalmente, che dovrà essere vagliata dalla comunità scientifica. "A partire dalle prossime ore – ha dichiarato nella giornata di ieri il Segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta – lavoreremo in costante dialogo con le istituzioni italiane alla formulazione di un nuovo percorso vaccinale compatibile con le indicazioni dell’Ema, augurandoci quanto prima che il vaccino Sputnik V possa essere approvato". Lo stesso Segretario di Stato, ai microfoni di San Marino RTV, è poi intervenuto in maniera più specifica sulla terza dose. "Se sarà valutata come opportuna una terza dose vaccinale, in via preferenziale, come avremmo voluto fare durante la prima ondata, utilizzeremo vaccini approvati dall’Ema".
Lorenzo Muccioli