REDAZIONE RIMINI

Tentato omicidio sulla Statale 16. I due indagati residenti a Viserba

È un intreccio che riporta a Viserba quello che, il 19 maggio scorso, ha rischiato di trasformarsi in un omicidio...

È un intreccio che riporta a Viserba quello che, il 19 maggio scorso, ha rischiato di trasformarsi in un omicidio consumato sulla Statale Adriatica, nei pressi di Fosso Ghiaia, nel ravennate. Vittima una prostituta bulgara di 29 anni, colpita da sei proiettili mentre attendeva clienti su una piazzola. Il suo aggressore, anche lui bulgaro, 33 anni, l’ha mancata solo per un caso fortuito: "Sono finiti i colpi!", avrebbe gridato prima di fuggire a bordo di una Bmw Serie 5. Lasciandola ferita, con un omero fratturato e lesioni a torace e braccia. Lui oggi è ai domiciliari, proprio a Viserba, dove era residente già al momento del fatto.

A firmare l’avviso di conclusione delle indagini è stato il sostituto procuratore di Ravenna, Angela Scorza: l’uomo è accusato di tentato omicidio aggravato e porto illegale di arma da fuoco. Dopo un primo tentativo di fuga all’estero, si era infine costituito, su consiglio del proprio legale, Riccardo Luzi.

Ma Viserba torna al centro della vicenda anche per un secondo nome: quello dell’ex compagna del 33enne, una connazionale, anche lei residente nella stessa frazione riminese. La donna è indagata per favoreggiamento, anche se in un primo momento si era ipotizzato un concorso nel tentato omicidio. Tuttavia, le indagini — coordinate anche dal pm Francesca Bugané Pedretti — e l’alibi confermato, hanno ridimensionato il suo ruolo.