Villa Verucchio (Rimini), 11 gennaio 2025 – “Abbi cura della mamma, prenditi cura di tutti”. Sarebbero state queste le ultime parole rivolte da Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta alla sorella, nel corso di una telefonata effettuata mezz’ora prima della sua morte, avvenuta attorno alle 23.30 della sera di Capodanno a Villa Verucchio. Una frase che, alla luce di quanto accaduto, suona quasi come un ultimo addio, una sorta di testamento lasciato dal 23enne egiziano, che da lì a poco sarebbe stato ucciso con cinque colpi di pistola dal comandante della stazione dei carabinieri, Luciano Masini, intervenuto per impedirgli di aggredire altre persone. A riferire il particolare dell’ultima telefonata alla sorella è stata la madre del 23enne egiziano, nel corso di un’intervista rilasciata al sito web di informazione in lingua araba masrawy.com.
La telefonata, stando alla testimonianza della madre di Sitta, si collocherebbe verosimilmente tra la prima aggressione (avvenuta attorno alle 22.15, quando l’egiziano ha accoltellato alle spalle un 18enne che stava comprando le sigarette al distributore della tabaccheria Sapigni) e la seconda (ai danni di un altro ragazzo di 18 anni), oppure tra la seconda e la terza (quella di una coppia di turisti romani). “Mio figlio era il mio sostegno, l’unica speranza per me e suo padre malato. Era partito due anni e mezzo fa per l’Italia in cerca di un lavoro che gli permettesse di garantirci un futuro migliore e alleviare il peso delle difficoltà. Non avrei mai immaginato che quelle sarebbero state le sue ultime parole”, ha aggiunto la madre di Muhammad.
Nel frattempo l’associazione di commercianti ’Vieni a Villa Verucchio’ ha invitato le 4 persone ferite da Sitta (i 18enni Diego e Nicolò e i coniugi Dario e Nadia) in piazza Europa, alle 10.30 di oggi, per la consegna dei bonifici (per un totale di 15mila euro) frutto della raccolta fondi scattata nelle ore successive ai fatti di Capodanno, con l’obiettivo di aiutare Masini a pagare le spese legali nel caso di un processo.
A oggi sono stati raccolti oltre 46mila euro. Il militare, che quella notte ha rivolto l’arma contro Sitta mentre quest’ultimo continuava ad avanzare verso di lui brandendo un coltello e recitando preghiere in arabo, è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. ’Vieni a Villa Verucchio’ ha inoltre rivolto un invito alla premier Meloni, invitandola a partecipare alla cerimonia di oggi dopo che la stessa ha proposto “un encomio” per Masini. Proposta ripresa ieri dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che su X ha scritto: “È fondamentale che alle nostre forze dell’ordine non venga mai a mancare la solidarietà, il sostegno. In questa prospettiva ho dato indicazione al Comandante generale dei carabinieri, in accordo con quanto auspicato dal presidente del Consiglio dei ministri, di concedere un encomio solenne, quale prima attestazione di merito, al luogotenente carica speciale dei carabinieri Luciano Masini, comandante della stazione di Villa Verucchio”.