Nuove licenze taxi: il Comune tira diritto. Saranno 14 le new entry, che si aggiungeranno alle 72 attuali. "Entro Natale avvieremo il percorso per l’aumento delle licenze – spiega l’assessore alla Mobilità Roberta Frisoni – che saranno annuali, e assegnate con un bando pubblico". Licenze a titolo oneroso. Insomma si pagano. Cifra da stabilire. Se sara basata - come probabile - sui rogiti più o meno recenti di licenze, per Rimini potrebbero viaggiare sui 130-140mila euro ciascuna. In tutto tra 1,8 e due milioni di euro. Due piccioni con una fava per il Comune: un miglior servizio di trasporto pubblico per il territorio, un ’tesoretto’ che entrerà nelle casse. Il grosso dei proventi - lo stabilisce una legge nazionale - cioè l’80%, va al fondo della categoria. Insomma, agli stessi tassisti: circa 1,5 milioni. La fetta più piccola, 4-500mila euro, al Comune. Rimini può aumentare le licenze in quanto città sede di aeroporto: "Il che – chiosa Frisoni – ci consente di superare la procedura standard, di livello provinciale".
"Ora non ci sono più alibi – commenta il presidente di Confcommercio Gianni Indino –. Finalmente un concreto passo avanti per mitigare la criticità della carenza di taxi. La circolare ministeriale che chiarisce le modalità di rilascio di licenze aggiuntive gioverà al nostro territorio, che potrà rendere anche questo servizio ai livelli di una capitale turistica internazionale. Avremo 14 auto in più sul territorio: non la soluzione di tutti i problemi ma un miglioramento alle difficoltà palesate dal servizio. In una città civile e all’avanguardia si deve poter utilizzare il taxi come trasporto pubblico di utilità, anche per andare una sera a teatro o al ristorante con la famiglia, una notte in discoteca, la mattina a fare la spesa o il pomeriggio a fare shopping, o ancora alla stazione dei treni potendo lasciare a casa l’auto privata". "Non ci scontriamo su 14 licenze in più – dice Alessandro Taranto, presidente Cotari, cooperativa taxi Rimini –, ci sono momenti dove le macchine servono. Ma il problema è la viabiltià: col Parco del Mare tutto il traffico è su via Vespucci, dove spesso non riusciamo neanche a fermarci davanti agli hotel. Dovrebbe tornare a senso unico, con corsia preferenziale".
Mario Gradara