REDAZIONE RIMINI

San Marino, taglia di 2mila euro sul killer dei cani

Esche avvelenate: l’Aidaa offre una ricompensa in denaro a chi fornirà informazioni sul colpevole

Le ricerche delle esche avvelenate

San Marino, 17 febbraio 2022 - Una taglia di 2mila euro per chi fornirà informazioni utili alla cattura del killer dei cani. Sette animali avvelenati (tre di loro purtroppo non ce l’hanno fatta) dopo aver ingerito bocconi nascosti nel parco di Monte Cerreto. Una piccola strage, di fronte alla quale l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) ha deciso di scendere in campo. L’annuncio è arrivato proprio in queste ore. L’associazione è pronta ad offrire una ricompensa economica a chiunque "con le sue dichiarazioni rese in forma ufficiale alla polizia dello stato del Titano contribuirà a far individuare, catturare e condannare in via definitiva il responsabile o i responsabili di tali avvelenamenti". A lanciare l’allarme, circa una settimana fa, era stata l’Apas (realtà che si occupa della protezione degli animali sul monte Titano), dopo che i suoi volontari avevano rinvenuto decine di esche avvelenate tra l’erba del parco di Monte Cerreto.

Da diversi giorni alcuni cartelli piazzati nel parco mettono in guardia i cittadini, avvisandoli della possibile presenza dei bocconi, che se mangiati potrebbero risultare letali per gli amici a quattro zampe. E’ quello che è successo ad almeno tre cani, che sono andati incontro a una straziante agonia. Quattro esemplari, pur avendo ingerito le esche, sono invece riusciti a sopravvivere. L’Apas ha anche postato alcune foto dei bocconi avvelenati in modo che i proprietari di cani, a passeggio con i propri animali, possano riconoscerle. "Qualora venissero ritrovate – spiegano dall’associazione – ricordiamo di non toccarle a causa della loro alta tossicità, ma di avvisare immediatamente le forze dell’ordine al numero 0549-887777". Sempre da parte di Apas è arrivata una richiesta relativa "all’installazione di telecamere" nell’area del parco, per contrastare futuri tentativi di emulazione. Le ultime vicende hanno sprofondato nuovamente San Marino in un incubo che si credeva dimenticato. Dieci anni fa furono circa una trentina i casi di avvelenamento in vari parchi pubblici della Repubblica: 23 i cani che persero la vita per colpa di un killer rimasto sconosciuto per tutto questo tempo, nonostante le indagini portate avanti dalla Gendarmeria. Un mistero a cui ancora non è stata trovata soluzione.