Rimini, 10 agosto 2023 – Lo scenario peggiore trova conferma. Quello di una barbara aggressione e di un successivo stupro ai danni della 21enne trovata in stato confusionale e gravemente ferita vicino a una cabina del bagno 118 a Rivazzurra. Lì dove attorno alle 4 della notte tra sabato e domenica la 21enne è stata violentata da un uomo che secondo le prime ipotesi la giovane aveva conosciuto da poco.
A definire con certezza i contorni della violenza sessuale, prima solo ipotizzata in base a quanto riferito dalla 21enne agli agenti della Squadra mobile, c’è la visita medico-ginecologica a cui ha accettato di sottoporsi la vittima ucraina. I sanitari hanno dunque potuto confermare i timori, ossia che la giovane sia stata prima violentemente picchiata in spiaggia e poi, in una cabina delle docce in riva al mare, stuprata; come confermerebbero i lividi e le ferite trovate sul corpo della 21enne, giudicati dai medici compatibili appunto con un abuso sessuale.
La 21enne si trova ancora ricoverata in ospedale e per lei sono stati previsti 40 giorni di prognosi in considerazione della lesione alla testa, clavicola fratturata e i vari lividi rimediati in tutto il corpo, comprese le parti intime.
Si aggrava quindi la posizione dell’aggressore della ragazza, quell’ignoto "giovane nordafricano" – così come sommariamente descritto dalla ragazza ad agenti e soccorritori – che la vittima ha affermato di conoscere a malapena. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, i due si sarebbero incontrati per caso nelle vicinanze del bagno 118 e la 21enne avrebbe deciso di rivolgersi all’uomo con la probabile intenzione di acquistare una dose di stupefacente – di cui la ragazza sarebbe abituale consumatrice –. La chiave d’accesso per una notte di orrori culminata appunto con una violenza sessuale per cui ora servirà però la querela di parte della 21enne per rendere l’aggressore perseguibile anche per questo reato specifico.
Prima però il responsabile di stupro e aggressione dovrà essere individuato e catturato, con la polizia – coordinata dal sostituto procuratore Annadomenica Gallucci – che anche ieri è tornata sul luogo del ritrovamento a caccia di indizi ed elementi utili a trovare il "giovane nordafricano", di cui la 21enne afferma di non sapere neanche il nome pur avendone una sommaria conoscenza. Gli agenti della Mobile hanno già identificato una sessantina di persone nel corso dei controlli nelle ex colonie e nei luoghi di fortuna in cui potrebbe nascondersi lo stupratore. Tra le strutture setacciate, anche l’albergo in disuso Villa del Sole, in via Marconi a Miramare, dove i poliziotti si sono recati dopo un altro sopralluogo dalle docce sul retro del bagno 118.